Più fondi e più uomini per lotta alla mafia. Li ha promessi Salvini durante la visita nel rione Libertà di Bari durante la quale ha anche...
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«Matteo non mollare», «ciao capitano»: urla e selfie hanno accolto Salvini a Bari, dove tra circa 300 persone, esponenti politici locali della Lega e cittadini simpatizzanti, il ministro ha fatto una breve sosta prima della visita alla Fiera del Levante. «Un'accoglienza commovente».
«Nel decreto sicurezza - ha detto tra le prime cose - ci sarà un notevole incremento della spesa e degli uomini che combattono la mafia e che gestiscono i beni confiscati alle cosche mafiose in tutta Italia». «In tre mesi di cose ne abbiamo fatte. Sono felice. Felice di quello che io personalmente e il governo nel suo complesso stanno facendo». «L'obiettivo - ha detto - è poi se i cittadini baresi vorranno cambiare anche in Comune. Che il cambiamento arrivi anche nel palazzo del Comune e della Regione. Noi qualche idea chiara ce l'abbiamo. Ma una cosa alla volta. Oggi mi occupo di sicurezza e di controllo del territorio».
«L'impegno mio, del Governo e della Lega è difendere con le unghie e con i denti il Made in Italy, l'industria, l'agricoltura, la pesca, l'artigiano italiani.
«Gli unici razzisti che io conosco sono alcuni politici di sinistra che hanno trasformato Bari e l'Italia in un campo profughi. Razzisti nei confronti degli italiani», ha poi aggiunto il vicepremier. «Siamo qua per collaborare col sindaco, col governatore, a prescindere dai colori politici. Se le persone fanno, hanno il mio rispetto - ha detto Salvini -. Sono ministro di 8mila sindaci e di 60 milioni di cittadini italiani. Tra questi ci sono anche i 4 milioni di immigrati regolari e per bene. Per gli altri, clandestini e delinquenti, la pacchia è finita. A Bari come in tutta Italia».
Salvini in mattinata ha anche avuto un «lungo e cordiale incontro» al Viminale con Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati. «Collaboriamo per risolvere i problemi, altro che 'allarme razzismo' denunciato da qualche ignorante che non conosce l'Italia e la sua splendida gente», ha detto il ministro dell'Interno. Nel corso della riunione sono stati affrontati - si legge in una nota del ministero - i temi della Libia e della situazione dei rifugiati sul territorio nazionale. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia