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Per il corto circuito dei prezzi del grano duro in Puglia, sono andate deserte le borse merci a Bari e a Foggia in uno scenario di crisi per le aziende agricole «che stanno vendendo a prezzi al di sotto dei costi di produzione, balzati alle stelle a causa delle speculazioni aggravate dalla guerra in Ucraina, con il crollo della produzione per la siccità e del clima di incertezza nazionale e internazionale».
L'allarme di Coldiretti
A darne notizia è Coldiretti Puglia che fa muro contro la tendenza al ribasso dei prezzi che gli agricoltori «non possono assolutamente permettersi dopo il rincaro stellare dei costi di produzione e la siccità che ha fatto crollare la produzione», spiega l'organizzazione agricola.
Il dato intreccia il calo produttivo
In Puglia, tra l'altro, la produzione è in calo del 35%-40% a causa della siccità, proprio quando coltivare grano è costato agli agricoltori pugliesi fino a 600 euro in più ad ettaro a causa dell'impennata dei costi di produzione causata dall'effetto a valanga della guerra in Ucraina dopo la crisi generata dalla pandemia Covid, che si riflette a cascata dalle sementi al gasolio fino ai fertilizzanti. «Ad essere più penalizzati con i maggiori incrementi percentuali di costi correnti - continua la Coldiretti Puglia - sono state proprio le coltivazioni di cereali, dal grano all'avena, che servono al Paese a causa dell'esplosione della spesa di gasolio, concimi e sementi e l'incertezza sui prezzi di vendita con le quotazioni in balia delle speculazioni di mercato».
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