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La povertà a Bari avanza senza sosta. La sola parrocchia del Redentore guidata da don Carlo Cassatella, al quartiere Libertà, segue circa cento famiglie indigenti dal punto di vista alimentare (fino allo scorso anno erano meno di una ottantina). Dopo i due anni di pandemia, la situazione non sembra migliorare in città, considerando che ora ci troviamo ad affrontare altri problemi che gravano fortemente sulle tasche delle famiglie baresi, ovvero il caro energia e l'aumento dei prezzi. E la disoccupazione continua a creare divari tra le persone.
La solidarietà
Tante le iniziative delle parrocchie. Ad esempio, al Redentore si punta molto sulla formazione professionale, e la scuola presente in tal senso è indirizzata proprio verso quei ragazzi che fanno più fatica a portare avanti la formazione. Nella stessa direzione va anche il doposcuola, gratuito, offerto dai volontari sia dell'oratorio che del centro diurno. Dalla cultura e dalla formazione passa la possibilità per le famiglie, per uscire dalle situazioni di indigenza. Inoltre, grazie al banco alimentare si riesce a fornire beni di prima necessità, solo lo scorso anno si parla di 1.500 quintali di merce.
Alle famiglie bisognose sono stati distribuiti pacchi viveri una volta al mese, e sono stati erogati 3.500 euro per provvedere al pagamento delle utenze del gas, dell'Enel, dell'acquedotto oltre che per l'acquisto di medicinali.
«Gesù si è fatto povero per voi ha concluso don Carlo per questo invito tutti a collaborare nella maniera che risulta possibile».
I dati
I dati della Caritas per il 2021 parlano di oltre 3mila nuovi accessi ai servizi da loro offerti, per la precisione 3.628, che si sono aggiunti alle oltre 18mila persone già seguite nel 2020. Un dato importante, e che al quartiere Libertà risulta essere prevalente, è quello delle famiglie monogenitoriali, spesso composte da madri sole, e in diversi casi legate al fatto che i padri sono in carcere. In totale, la Caritas di Bari-Bitonto, con le sue 126 parrocchie, ne segue bel 1.076.
«L'inverno è alle porte sottolineano dalla Caritas Bari-Bitonto - e la crisi energetica continua a colpire le famiglie. Inoltre, l'aumento esponenziale delle bollette sta mettendo a dura prova la tenuta di diverse aziende e attività commerciali. Servono interventi urgenti e mirati per sostenere le situazioni di maggiore difficoltà». «Tanti fratelli e sorelle aggiungono - non si rivolgono ai servizi istituzionali o alle Caritas per vergogna e per un forte senso di dignità. Quest'ultimi rischiano di diventare i nuovi poveri, invisibili ai nostri occhi. Vi è la necessità di ritornare a forme di welfare di quartiere e di condominio, dove il vicino di casa sia in grado innanzitutto di intercettare vecchie e nuove situazioni di disagio ed orientarle alla rete sociale del territorio». «La pandemia concludono - ha cronicizzato alcune forme di individualismo. Torniamo ad incrociare gli sguardi delle persone, a partire dai più fragili. Ora più che mai vi è un forte bisogno di comunità».
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