Pnrr, un asilo nido e una fattoria sociale nei beni confiscati al boss: ecco i progetti

Pnrr, un asilo nido e una fattoria sociale nei beni confiscati al boss: ecco i progetti
Due beni confiscati alla mafia: così le ville del boss si trasformano in asilo nido e fattoria sociale. I progetti sono stati ammessi a finanziamento per la...

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Due beni confiscati alla mafia: così le ville del boss si trasformano in asilo nido e fattoria sociale. I progetti sono stati ammessi a finanziamento per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie, a valere su risorse Pnrr.

Il finanziamento

Il Comune di Bari è risultato aggiudicatario del finanziamento per i progetti del Micronido della Marina, in località San Giorgio, per un importo di € 1.500.000, e della Fattoria sociale Chiancone, nell’agro di Ceglie del Campo, per un importo di € 3.600.000.

Il micronido

Nel caso di San Giorgio, l’immobile oggetto di intervento, in strada detta della Marina 104, è una villa in pessimo stato di conservazione su tre superfici, con un’area esterna che si estende su circa 600 metri quadri. Il progetto di valorizzazione prevede la riconversione della villa in un micronido d’infanzia per bambini in età compresa tra i 3 e i 36 mesi, in un contesto attualmente privo di servizi per l’infanzia.

La fattoria sociale

Nel secondo caso il complesso immobiliare individuato si trova nella periferia a ovest dell’abitato di Ceglie del Campo, in contrada Chiancone, una zona caratterizzata dalla presenza di cave, oggi in stato di abbandono, delimitata a est dal Torrente Picone. Il progetto di valorizzazione prevede di destinare tanto i manufatti esistenti quanto i terreni ad esso adiacenti ad alloggi sociali per soggetti in condizione di marginalità, (ai sensi dell’art. 76 della Legge Regionale n. 4/2007) e ad attività di sostegno volte al loro inserimento lavorativo attraverso la realizzazione di un micro-birrificio artigianale con impianto di produzione, atelier didattici e servizi al pubblico e terreni da coltivare ad orto.

Entrambi gli interventi rientrano nella strategia di riuso e riconversione dei beni confiscati alle mafie a usi sociali, che costituisce buona pratica a livello nazionale e che è stata condotta dalla ripartizione Patrimonio, in collaborazione con l’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari, su presupposti di auto-sostenibilità e partecipazione.

Il sindaco di Bari 

«Una bella notizia, un grande regalo di Natale per Bari - è il commento del sindaco di Bari Antonio Decaro - . Grazie a questi finanziamenti, due luoghi che hanno visto solo storie orrende di mafia, saranno trasformati in luoghi di vita, crescita e futuro».

 

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Quotidiano Di Puglia