Calci e pugni a un vigile urbano: caos nella villa comunale

La villa comunale di Molfetta
Si sarebbe rifiutato di uscire dalla villa comunale di Molfetta, prossima alla chiusura, e di esibire i documenti a due agenti della Polizia locale, per poi sferrare calci e pugni...

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Si sarebbe rifiutato di uscire dalla villa comunale di Molfetta, prossima alla chiusura, e di esibire i documenti a due agenti della Polizia locale, per poi sferrare calci e pugni ad uno di loro. È finito in manette, con l'ipotesi di reato di resistenza a pubblico ufficiale, un 31enne incensurato residente a Trani, domiciliato a Molfetta, accompagnato in carcere al termine degli accertamenti e, infine, rimesso in libertà dopo l'udienza di convalida senza alcuna misura cautelare.

I fatti

L'episodio di violenza è avvenuto sabato 23 marzo a Molfetta, in piazza Garibaldi, dove una pattuglia, si è recata sul posto perché «erano presenti due persone che non volevano uscire essendo ormai prossima la chiusura» della villa comunale. L'uomo, alla vista degli agenti in divisa, dopo averli offesi e minacciati, si sarebbe rifiutato di esibire i propri documenti di identità, per poi sferrare ad uno dei due «una ginocchiata allo stomaco» e, dopo averlo stordito, anche con «una gomitata all'addome e allo zigomo sinistro», prima di essere calmato e bloccato.

Su disposizione della procura di Trani è stato arrestato e trasferito in carcere. Dove, però, ci è rimasto il tempo di un weekend perché nel corso dell'udienza di convalida, svoltasi lunedì, il gip Domenico Zeno, se da un lato ha convalidato l'arresto in flagranza di reato, dall’altro ha rigettato la custodia cautelare in carcere, disponendo la scarcerazione del 31enne tranese. Il suo legale, infatti, Felice Petruzzella, ha prodotto un certificato sanitario da cui è emerso che il suo assistito «è affetto da una invalidità pari al 75%». Non solo: lo stesso difensore, inoltre, ha confermato che l'indagato «aveva subito dei trattamenti sanitari obbligatori».

N.Mic.

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Quotidiano Di Puglia