Maxi serra scoperta dai carabinieri: sequestrate 1200 piante di canapa indiana. Due arresti

Avevano trasformato un'area rurale di Palo del Colle, in provincia di Bari in una serra indoor, al cui interno c'erano 1.200 piante di canapa indica suddivise in sei...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Avevano trasformato un'area rurale di Palo del Colle, in provincia di Bari in una serra indoor, al cui interno c'erano 1.200 piante di canapa indica suddivise in sei stanze dedicate alla coltivazione della marijuana. Due cittadini cinesi di 62 e 51 anni sono stati arrestati in flagranza dai carabinieri della compagnia di Modugno e portati in carcere. Sono ritenuti responsabili di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nonché di furto aggravato di energia elettrica.

La serra nascosta nel complesso rurale

La serra è stata scoperta dai militari durante la perquisizione del complesso rurale, insospettiti dal forte odore acre nella zona. Osservando i movimenti intorno alle abitazioni apparentemente disabitate, i carabinieri si sono infatti resi conto che all'interno c'erano due uomini, nonostante i due cancelli fossero chiusi dall'esterno con dei grossi lucchetti. È così scattata l'irruzione che ha permesso di arrestarli e di scoprire 2.150 euro in contanti, un sacchetto contenente cento grammi di marijuana, diversi taccuini riportanti nomi e cifre, prevalentemente in cinese, numerose buste di grosse dimensioni per il sottovuoto e infine una bilancia elettronica digitale e diverse fatture di materiale elettrico e idraulico per una spesa superiore a 10mila euro.

L'immobile era stato allestito per la coltivazione ad alta intensità con 32 ventilatori, oltre 140 lampade riscaldanti e grossi aeratori industriali. Erano state create anche tre vasche contenenti acqua mista a fertilizzante, usata per l'irrigazione della piantagione. Il tutto era poi completato da termometri distribuiti in ogni locale per verificare il tasso di umidità e la temperatura delle singole stanze. I carabinieri hanno raccolto tutte le piante di canapa indica dalle quali si sarebbero potuti ricavare circa 400 chili di marijuana, per un valore complessivo di un milione e 800mila euro. 

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia