Erano sfruttati per produrre divani, pagati poco più di due euro all'ora per otto ore al giorno. A ridurre in queste condizioni otto operai di origine africana, W.W, 57...
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Nei campi di Foggia, la prima filiera etica contro il caporalato
Nove braccianti al lavoro nei vigneti senza contratto né paga: denunciati per sfruttamento un uomo e una donna
La perquisizione dei militari, che avevano notato un antirivieni di persone fino a tarda ora, ha permesso di scoprire la fabbrica di produzione e spedizione di divani, dove lavoravano 21 persone, uomini e donne, gestita da un cittadino cinese, non reperibile perché all'estero. Molti dei dipendenti erano suoi connazionali, più 8 africani provenienti da Sierra Leone, Gambia e Guinea. A reclutarli un altro cinese che li dirigeva: 4 di loro avevano regolare contratto, ma lavoravano per 2,20 euro all'ora (per 8 ore al giorno) a fronte del minimo nazionale di 9 euro. Inoltre non erano stati sottoposti a visite mediche, vivevano in alloggi fatiscenti, in un seminterrato senza finestre né bagni, ed erano costantemente controllati da telecamere. Due le denunce. Elevate sanzioni amministrative per 56mila euro, e sospesa l'attività produttiva. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia