I giudici della Corte di appello di Bari hanno confermato la sentenza di condanna, di primo grado a 30 anni di carcere, nei confronti di Vincenzo Poliseno, il killer della...
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Non è stato riconosciuto alcun vizio di mente, nè totale né parziale, come chiedeva la difesa. Il processo si è svolto con il rito abbreviato. Il reato contestato era quello di omicidio volontario, riconosciuto dalla corte. Secondo la ricostruzione della Squadra mobile della Questura e della Procura, Poliseno pretendeva dalla dottoressa il rilascio di un certificato che gli permettesse di ricevere una pensione, un documento che non poteva avere. Per questo aggredì la donna nell'ambulatorio, durante la visita. La colpì alle spalle e poi continuò ad infierire nonostante le urla disperate della vittima. Quando la polizia giunse sul luogo del delitto era ancora li. Proprio per la brutale dinamica dell'assassinio, l'accusa gli ha contestato l'aggravante della crudeltà. Confermato anche il risarcimento per i familiari della psichiatra che si sono costituiti parte civile. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia