BARI - Sono iniziate nel porto di Bari le operazioni di svuotamento (tecnicamente 'smassamento') della Norman Atlantic, la motonave naufragata dopo un incendio scoppiato...
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Nell'indagine della Procura di Bari, coordinata dai pm Ettore Cardinali e Federico Perrone Capano, sono indagate 12 persone per i reati di cooperazione colposa in naufragio, omicidio plurimo e lesioni: i due legali rappresentanti della societa' greca Anek, noleggiatrice del traghetto, un dipendente della stessa societa' Anek, il cosiddetto supercargo (addetto alle fasi di imbarco), l'armatore Carlo Visentini, il comandante Argilio Giacomazzi e sette componenti dell'equipaggio.
Sul relitto, ormeggiato dal febbraio scorso di fronte al terminal crociere del porto di Bari, e' in corso da alcuni mesi un incidente probatorio chiesto dalla Procura per accertare le cause dell'incendio, la gestione delle fasi di salvataggio, ma soprattutto la funzionalita' di tutti gli impianti a bordo. Dopo l'apertura del portellone di poppa, effettuata a giugno, e una serie di sopralluoghi sul relitto da parte dei periti nominati dal giudice e dalle parti, sono iniziati anche gli accertamenti sulle due scatole nere e sui computer di bordo.
Le prime operazioni di svuotamento del ponte 5 della nave da parte di una ditta individuata dal Tribunale di Bari sono cominciate ieri. Questa attivita', che riprendera' domani e dovrebbe durare alcune settimane, e' finalizzata non soltanto ad accertare eventuali responsabilita' connesse al naufragio, ma anche all'eventuale ritrovamento dei corpi dei passeggeri che ancora oggi risultano dispersi.
Al momento le carcasse delle auto che i tecnici stanno estraendo dal relitto, laddove completamente distrutte dalle fiamme e irrecuperabili, vengono direttamente mandate a smaltimento. La fase piu' delicata sara' quella di svuotamento dei ponti 3 e 4, dove gli inquirenti ipotizzano che sia scoppiato l'incendio e dove potrebbero esserci prove e corpi. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia