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«Dico quindi pubblicamente al Partito Democratico di decidere, in piena autonomia e senza ulteriori, estenuanti trattative, quando, dove e come votare per le primarie. Chiamiamole primarie, a questo punto, visto che non si è voluto scegliere, insieme, un metodo nuovo, più rigoroso. Togliamo ogni pretesto a chi vuole dividere l’area progressista. Stabiliscano loro le regole e se ne assumano integralmente la responsabilità. Io accetterò l’esito del voto qualunque esso sia». Michele Laforgia apre alle primarie e alle "regole del Pd", superando le difficoltà che avevano condizionato questi giorni e che avevano messo a rischio la stessa scelta del candidato sindaco.
Si sfiderà con Vito Leccese, il candidato voluto dal Partito Democratico.
La risposta del Pd
“Siamo felici, molto felici per l’unità della coalizione e per la città di Bari - dichiara Domenico De Santis segretario regionale del PD Puglia -. Siamo felici che Michele Laforgia e la Convenzione abbiano finalmente convenuto sulla necessità che la scelta del candidato sindaco di Bari avvenga nella forma più aperta e libera possibile. Ovvero attraverso le primarie con Vito Leccese, aperte a tutti i cittadini, come sono state fatte fin dal 2005 in Puglia consentendo al centrosinistra di scegliere Nichi Vendola, Michele Emiliano e Antonio Decaro per guidare la Regione e la città di Bari. Il 7 aprile sarà una grande festa della democrazia; e la migliore garanzia contro ogni rischio di inquinamento saranno proprio le migliaia di baresi che parteciperanno alla scelta del loro candidato sindaco».
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