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Amiu dichiara “guerra” agli ingombranti abbandonati dai baresi per le strade della città a Bari: l’azienda ha deciso di dedicare al problema ben sei squadre di operatori. Alle quattro squadre quotidianamente impegnate sul territorio cittadino per il ritiro su prenotazione degli ingombranti, e che possono effettuare fino a 80 passaggi al giorno, si sommano infatti due squadre impegnate nel ritiro degli ingombranti abbandonati abusivamente.
Il principio su cui si basa tale decisione è legato al fatto che, comunque, si vuole dare precedenza ai cittadini “virtuosi”, ovvero coloro che si avvalgono del servizio di prenotazione per il ritiro, che prevede sia la possibilità di contattare telefonicamente l’azienda, che quella di utilizzare la funzionalità online presente sul sito della società. In questo modo, dando priorità alle prenotazioni, si riesce ad evitare il problema legato al non ritiro di una prenotazione, cosa avvenuta in diverse occasioni, a causa degli incivili e della necessità di ripristinare al meglio i luoghi. Aggiungere, comunque, due squadre dedicate proprio al ritiro di quegli ingombranti abbandonati vicino ai cassonetti in maniera indiscriminata permetterà, o almeno lo si spera, di ridare decoro a diverse aree, come il quartiere Libertà, che negli ultimi mesi sono state vittime del fenomeno come non mai.
Incivili al comando
Ricordiamo che lo scorso 26 gennaio, proprio al quartiere Libertà, in un solo giorno, gli operatori si trovarono a dover recuperare ben 30 materassi.
Lo stesso presidente, nel sottolineare come fosse difficile combattere contro questo problema, sulle pagine del Quotidiano, aveva dichiarato: «Il primo tipo di lavoro (ritirare gli ingombranti prenotati, ndr) è preventivabile e organizzabile mentre non possiamo prevedere un flusso di abbandoni, perché l’abbandono non dovrebbe esistere». Negli ultimi mesi sono state molte le sanzioni elevate dalla polizia locale, soprattutto contro quelli che vengono definiti “svuota-cantine”, e contro coloro che abbandonano rifiuti in aree isolate rendendole “discariche”. Ora, è necessario lavorare affinché si arrivi a comprendere che l’abbandono dei rifiuti non è solo un atto di inciviltà, ma è un’azione che penalizza tutti anche chi la commette.
Il convegno
Della questione si è discusso ieri mattina durante uno dei convegni organizzati dall’azienda per festeggiare i 60 anni di Amiu. All’evento erano presenti non solo le autorità, nello specifico il presidente Pate, l’assessore regionale all’Ambiente, Annagrazia Maraschio, il dirigente della polizia locale, Michele Cassano, e l’assessore comunale Pietro Petruzzelli, ma anche diversi rappresentanti delle tante associazioni che si danno da fare per la città e per mantenerla pulita. Nello specifico c’erano Ruggiero Ronzulli (Legambiente), Gianni Quadrelli (Retake), Lucrezia Trione (Res San Cataldo) ed Emanuele Cazzolla (Vogliamo Santo Spirito Pulita). La presenza delle associazioni aveva un valore non solo simbolico, in quanto, come sottolinea Pate, è molto importante la «collaborazione con il mondo dell’associazionismo e del volontariato, nella lotta all’inciviltà». «Le associazioni hanno un ruolo importantissimo sul territorio – ha aggiunto l’assessore Maraschio -. Bisogna parlare di questi temi e di quello che accade sui territori per orientare le politiche per la risoluzione di problemi che sono impattanti. Stiamo provando ad affrontare il tema dell’ambiente in tutte le sue declinazioni».
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