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La formazione, il lavoro, la sicurezza sul lavoro e la legalità questi i temi affrontati nel corso di una tavola rotonda, organizzata da Formedil Bari, con un’attenzione particolare al mondo delle costruzioni. Sono ancora troppi gli infortuni mortali che si continuano a registrare nel settore dell’edilizia. In Puglia nei primi 10 mesi del 2021 gli infortuni sul lavoro sono aumentati rispetto al 2020 del 4,37% arrivando a quasi 20mila. Nel 2021 in Puglia ci sono stati 65 infortuni al giorno e complessivamente 96 morti sul lavoro. Un dato drammatico, purtroppo in linea con la tendenza generale del Paese. Si sono registrate 7.232 ispezioni, soprattutto sui cantieri, e sono state accertate irregolarità nel 66,65% dei casi.
Riflettori puntati sulla formazione contro gli infortuni
La formazione è il tassello fondamentale, perché senza una buona formazione, per tutti, datore di lavoro, progettista, ingegnere, architetto, capocantiere, operaio, il rischio di infortunio aumenta. Nel corso dell’incontro si è discusso anche di legalità e di quanto la criminalità si sia infiltrata nel tessuto buono delle aziende. La tavola rotonda, moderata dalla giornalista Patrizia Camassa, è stata preceduta dalla piantumazione degli alberi del “Bosco Diffuso” da parte dei carabinieri forestali e dalla consegna dell’albero Falcone della legalità. Tema questo su cui si è soffermato l’architetto Beppe Fragasso, presidente di Ance Bari-Bat. «Le imprese che si sono iscritte nella nostra Camera di commercio da luglio a dicembre 2021 sono state 375. Una crescita esorbitante molte delle quali con sede legale all’estero. L’allarme che abbiamo lanciato al prefetto di Bari prima e al procuratore della Repubblica dopo, è chiaro: temevamo e temiamo che i bonus abbiano attirato imprese edili, partite Iva meglio, in un settore che bene o male ha consentito di fare guadagni facili ad alcune persone, a criminali che hanno infranto la legge e fatto delle truffe».
Ance, Fragasso: «Con il caro-materiali in crisi il settore dell'edilizia»
Inoltre c’è un altro problema che sta mettendo in crisi un settore che fino a qualche mese fa viaggiava a gonfie vele ed è quello del prezzo dei materiali arrivato alle stelle. «Oggettivamente oggi con il caro materiali – prosegue Fragasso - la situazione è diventata molto grave per cui quelli che erano aspetti positivi per l’edilizia, i bonus, il piano casa, il Pnrr che stava iniziando a dare i suoi frutti, con il caro materiali ci troveremo di fronte fra pochissimo o a gare deserte o a lavori che inizieranno e non potranno proseguire perché oggi costa di più pagare il materiale di quanto veniamo pagati noi».
«Dobbiamo fare – ha detto l’assessore – campagne di comunicazione e marketing per fare capire che l’edilizia non solo è importante, ma è anche bella e di tendenza. Altrimenti il rischio è che fra qualche anno non avremo più figure professionali che pure sono molto richieste in alcuni settori». Silvano Penna, direttore Formedil Bari ha chiesto un rapporto più stretto con la regione per mettere in piedi percorsi che porterebbero le persone a formarsi e a trovare con quasi certezza una collocazione in aziende dell’edilizia. Luigi Sideri vicepresidente Formedil Bari ha sottolineato che nel contratto rinnovato da poco si è dato ampio spazio alla formazione. Infine il presidente nazionale di Formedil, Stefano Macale ha affermato che per quanto riguarda la formazione «Le nostre scuole sono già pronte aspettiamo la deliberazione di Stato/Regioni di giugno che ci indicherà quali sono i percorsi formativi». Sul fronte legalità il settore dell’edilizia è spesso additato come poco legale ma «i sistemi bilaterali sono un esempio virtuoso che andrebbe incentivato, tenuto in considerazione dalle istituzioni, unico modo per rispondere a un’illegalità che spesso si annida in un settore che è preda di avventurieri dell’ultimo minuto».
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Quotidiano Di Puglia