Il Petruzzelli a caccia di finanziatori. Da Laterza a Sisto i primi fondi privati

Il Petruzzelli a caccia di finanziatori. Da Laterza a Sisto i primi fondi privati
Il prestigio, i numeri, la qualità delle produzioni, il riscontro mediatico ne fanno un fiore all'occhiello della scena degli spettacoli italiana. Ma, per crescere...

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Il prestigio, i numeri, la qualità delle produzioni, il riscontro mediatico ne fanno un fiore all'occhiello della scena degli spettacoli italiana. Ma, per crescere ancora e rispondere alle sfide del presente e del futuro, il teatro Petruzzelli ha bisogno di un sostegno finanziario. A cui sono chiamati a contribuire cittadini, privati e aziende sulla scorta di quanto accade per numerose altre realtà internazionali.


Il più grande centro culturale di Bari, tra i più rappresentativi di Puglia e d'Italia, apre le porte a quella che in una nota viene definita «un'azione strategica, parafrasando la celeberrima massima di John Fitzgerald Kennedy che prendiamo in prestito per la nostra causa». La Fondazione, che riceve finanziamenti pubblici oltre ai proventi delle attività teatrali e artistiche, è pronta a una forma di autofinanziamento che offre «un vantaggio fiscale a coloro che decideranno di aderire».

Le forme di finanziamento

I sostenitori del Petruzzelli, chiamati "donor", possono scegliere quattro forme di finanziamento qualificandosi come mecenati (da 10.000 euro per persone fisiche e da 25.000 euro per fondazioni o associazioni), benefattori, (da 6.000 euro per persone fisiche e da 12.000 euro per fondazioni o associazioni), promotori (da 1.000 euro per persone fisiche e da 5.000 euro per fondazioni o associazioni) e supporter (da 200 euro per persone fisiche e da 2.000 euro per fondazioni o associazioni). E sono già una trentina le figure del mondo dell'arte, della cultura e della politica baresi che hanno risposto presente all'appello. Nomi anche affermati in tutta Italia come quello dello scrittore Gianrico Carofiglio, dell'editore, Alessandro Laterza o dell'attore Antonio Stornaiolo. E poi, tra gli altri, il senatore e viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, e l'assessore al Culture, Turismo e Marketing territoriale del Comune di Bari, Ines Pierucci.


A fronte dell'investimento che ognuno deciderà di produrre è offerta la possibilità di defiscalizzare in 3 esercizi fiscali fino al 65% del contributo versato alla Fondazione Petruzzelli. Una possibilità legata all'Art Bonus, incentivo fiscale per il supporto alla cultura promosso dal ministero dei Beni Culturali.
«Ci sentiamo finalmente pronti scrivono i promotori - al pari di altre realtà nazionali e internazionali consolidate, a coinvolgere in maniera diretta il cittadino, a fronte di una programmazione artistica e produttiva che riscontra da tempo il favore di pubblico e critica. La Fondazione teatro Petruzzelli, su indicazione del proprio organo di indirizzo, e con il mai venuto meno sostegno dei soci territoriali, Regione Puglia in primis e Comune di Bari, comunicherà a breve una lista di grandi imprese del nostro territorio, o che operano nel nostro territorio, che hanno stabilito importanti investimenti in favore delle attività della Fondazione stessa. Questo non può che riempirci di orgoglio e soddisfazione, e rappresenta la stella polare a cui tendere nel prosieguo della nostra attività. Oltreché il riconoscimento del grande lavoro di ricostruzione della fiducia, elemento indispensabile, dei nostri dipendenti e collaboratori, dei grandi artisti, e del nostro stimatissimo pubblico».


Una marcia comune per un obiettivo collettivo: rafforzare l'immagine, l'identità e l'attività del Teatro Rosso. Che diventa «sempre più elemento di forte identità di una comunità, di un territorio tra i più dinamici e produttivi del Paese, in grado di competere sui mercati globali».
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Quotidiano Di Puglia