La Dda di Bari ha chiuso le indagini sulla guerra di mafia che ha insanguinato il quartiere Japigia nel 2017. Ai 27 indagati dei clan Parisi-Palermiti e Busco i pm Fabio...
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Quella sera un proiettile forò la porta di un'aula del liceo Salvemini, fortunatamente senza provocare vittime. Oltre agli agguati, le indagini hanno ricostruito numerosi episodi di intimidazione diretti a cacciare Busco, sul quale pendeva ormai una «taglia da mezzo milione di euro», e la sua famiglia dal quartiere Japigia, con incendi di auto e abitazioni e 'stesè in stile camorristico, cioè incursioni di gruppi armati a bordo di decine di moto che sparavano in piena notte nelle strade del quartiere interi caricatori di mitragliette.
Negli atti del procedimento, oltre alle intercettazioni ambientali e telefoniche nelle quali gli indagati parlano di «Japigia come Gomorra», ci sono i verbali di quattro collaboratori di giustizia, uno dei quali, Domenico Milella, ex braccio destro del boss Eugenio Palermiti, che si è autoaccusato dell'omicidio De Santis. «La guerra - ha spiegato Milella - è iniziata sicuramente con l'omicidio di Francesco Barbieri», il 17 gennaio 2017, ucciso - su ordine del capo clan - perché avrebbe iniziato ad acquistare la droga dal gruppo rivale. A uccidere sarebbe stato Gelao, poi punito con la vita e di nuovo vendicato con l'uccisione di De Santis. Ma «a Japigia, parliamoci chiaro - ha spiegato il 'pentitò Pietro Margheriti - , oggi si stanno sparando, ma se facciamo un passo in dietro è sempre stato un clan che si è... ha fatto sempre un passo in dietro, 'falli scannare a loro e noi facciamo soldì, dicevano, in effetti è sempre stato così, solo che il mondo gira e arriva a tutti. Ô arrivato il momento loro di questi litigi». Dopo quella stagione di omicidi, il boss Savinuccio Parisi avrebbe scritto ad un nipote per porre fine alla guerra. «So che è arrivata una lettera da Savino Parisi al nipote - ha rivelato il collaboratore Giuseppe Pappagallo - per dire »a casa mia non voglio sentire più rumori« e si è bloccato lì. Perché quando parla quello si sblocca tutto».( Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia