«Grande sindaco, non sei solo»: al fianco di Decaro anche Pinuccio, papà di Michele Fazio, ucciso dalla mafia a 15 anni

«Grande sindaco, non sei solo». A scriverlo, fra i commenti alla diretta social fatta oggi dal sindaco di Bari, Antonio Decaro, è stato Pinuccio, papà di...

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«Grande sindaco, non sei solo». A scriverlo, fra i commenti alla diretta social fatta oggi dal sindaco di Bari, Antonio Decaro, è stato Pinuccio, papà di Michele Fazio, il 15enne ucciso per errore dalla criminalità organizzata di Bari vecchia nel 2001. Durante la diretta Facebook, Decaro ha chiarito la sua posizione riguardo ai presunti rapporti con alcuni esponenti della criminalità organizzata e a una foto pubblicata dal quotidiano “La verità” che lo ritrae in compagnia di una sorella e una nipote del boss Capriati della città vecchia. Oltre 1.500 cittadini hanno scritto sinora messaggi di vicinanza e solidarietà a Decaro, anche dal centrodestra, anche da fuori regione. 

La vittima

Ma chiera Michele Fazio? Era figlio di una famiglia umile, che viveva proprio a Bari vecchia. Dopo le medie, decise di andare a lavorare in un bar per dare una mano in casa, continuando comunque gli studi all’istituto Vivante. Sono anni, i primi Duemila, segnati dal sangue, a Bari come altrove. Così, il 12 luglio del 2001, per le strade risuona una sequela di spari. Lella e Pinuccio Fazio si barricano in casa insieme ai figli. Ed è la più piccola, Rachele, a dare l'allarme, riconoscendo il fratello in quel corpo riverso al suolo, fuori da casa. Michele stava rientrando, per trascorrere la serata con la famiglia intorno a una pizza, quando è stato ammazzato per errore: era stato confuso con un componente del clan Strisciuglio. “Abbiamo ucciso un bravo ragazzo”, dirà uno dei killer, che era stato compagno di scuola di Michele.

Dopo una prima archiviazione, nel 2003, il caso è stato riaperto. Le prime condanne sono arrivate nel 2005: quindici anni e otto mesi per Francesco Annoscia, 17 per Raffaele Capriati. Nel 2016, infine, è stato condannato, a sette anni e sei mesi, anche il ragazzo che guidava lo scooter, Michele Portoghese.

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Quotidiano Di Puglia