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Già prima della messa in onda di due servizi da parte della trasmissione televisiva Le Iene, i carabinieri di Bari avevano raccolto le denunce di due pazienti nei confronti del 71enne ginecologo barese Giovanni Miniello. Nelle denunce le donne «lamentavano di aver subìto manovre non convenzionali nel corso di visite ginecologiche». Le indagini, poi, hanno avuto un «input ulteriore dopo la trasmissione dei servizi. In totale abbiamo raccolto sommarie informazioni e querele da parte di 22 pazienti, e siamo intervenuti anche in un centro antiviolenza in cui altre donne si erano rivolte» sempre dopo alcune visite con il ginecologo. A dirlo in aula è stato il luogotenente dei carabinieri Giuseppe Toscano, ascoltato come teste dell'accusa nel processo a carico del ginecologo, imputato per violenza sessuale (tentata e consumata) e lesioni personali su 20 sue pazienti, 19 delle quali costituitesi parte civile. Il 16 e 23 novembre 2021, la trasmissione 'Le Ienè mandò in onda due servizi televisivi in cui venivano raccolte le denunce di alcune pazienti contro lo stesso ginecologo. Miniello, dopo aver trascorso un periodo ai domiciliari, è in libertà da aprile 2022, quando la misura dei domiciliari fu sostituita con l'interdizione per un anno dall'esercizio della professione.
Le indagini
«Nel corso delle indagini abbiamo poi verificato - ha aggiunto Toscano - che l'ordine dei medici aveva disposto nei suoi confronti la radiazione, provvedimento contro il quale Miniello aveva presentato ricorso e che è quindi sospeso.
Quotidiano Di Puglia