Danneggia l'auto dei carabinieri con un'accetta: «Vedi cosa bisogna fare per farsi ascoltare»

Qualcosa, o forse qualcuno con indosso la divisa della Benemerita, proprio non deve essergli andato giù. E così, sabato sera, dopo essersi avvicinato con una calma...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Qualcosa, o forse qualcuno con indosso la divisa della Benemerita, proprio non deve essergli andato giù. E così, sabato sera, dopo essersi avvicinato con una calma serafica ad un'auto dei carabinieri di Gioia del Colle, è evidentemente passato alle vie di fatto, danneggiando con un corpo contundente il lunotto posteriore sinistro del mezzo.

 

Il raid dell'uomo, avvenuto sotto gli occhi di numerosi passanti - in città era in corso la terza edizione dei “Calici di San Martino” - all'esterno degli uffici dell'Arma gioiese, in piazza Plebiscito, è stato immortalato da più di uno smartphone ed è finito nelle mani degli stessi militari che dopo aver acquisito il video hanno identificato l'uomo, in attesa di ulteriori provvedimenti penali da parte della Procura della Repubblica di Bari.

Secondo gli stessi investigatori, che hanno ricostruito l'episodio attraverso alcune testimonianze, i video amatoriali e le immagini riprese dai circuiti di videosorveglianza della zona, l'uomo, a volto scoperto, ha colpito il finestrino un paio di volte. Poi, dopo essersi allontanato solo per un attimo, urlando «vedi cosa bisogna fare per farsi ascoltare», ha aperto la propria auto impugnando, molto probabilmente, una accetta. E con quella, con una freddezza disarmante, si è accanito contro il lunotto posteriore sinistro del mezzo militare, colpendolo più e più volte fino a quando non lo ha sfasciato, distruggendolo in mille pezzi. Infine si è allontanato a piedi, sperando invano di farla franca, ma le sue gesta erano già diventate di dominio pubblico.

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia