Gianluigi, il clochard fortunato: dopo i 37mila euro al Superenalotto vince anche al Gratta&Vinci

Gianluigi, clochard fortunato
Continua a vincere Gianluigi, detto Cassano per le sue origini pugliesi, il clochard fortunato che si è trasferito da Bari a Pesaro domani incasserà...

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Continua a vincere Gianluigi, detto Cassano per le sue origini pugliesi, il clochard fortunato che si è trasferito da Bari a Pesaro domani incasserà circa 30mila della vincita al Superenalotto dello scorso mese di ottobre. Al netto delle tasse è ciò che gli spetterà dei 37.045 euro vinti. «Ho continuato a giocare – racconta – sempre con parsimonia piccole somme ma, siccome mi sento fortunato, ho continuato e ho fatto bene. Dopo quella vincita tra Gratta&Vinci e Lotto ho vinto altre tre volte, circa 200 euro in totale, giocando in diverse tabaccherie e città». 

Gianluigi, il clochard baciato dalla fortuna

La notte di venerdì l’ha trascorsa in hotel e così anche quella di ieri e la prossima. «Ho dormito al caldo e in un letto – spiega felice –, ho preso una camera in un albergo di Pesaro che non costava molto perché, anche se adesso ho i soldi, devo essere parsimonioso, fanno in fretta a finire e non voglio tornare in strada. Ho dovuto pagare anche la tassa di soggiorno, pur non essendo un turista, ma queste sono le regole ed è giusto così».

 

Ha le idee chiare su come li spenderà quei soldi. «Come prima cosa devo prendere in affitto una casa e la sto cercando a Senigallia, che è la città dove sono stato accolto da tanti amici che mi hanno aiutato, anche economicamente. Voglio prendere la residenza qui così poi potrò fare richiesta di una casa popolare». L’aveva chiesta anche prima ma, non essendo residente, non poteva accedere alla graduatoria.

Il sogno di una casa

«Poi se avrò una casa potrò anche ricevere la posta – dice – magari qualcuno potrebbe scrivermi. Devo comprare una bicicletta per muovermi in città e mi devo iscrivere a scuola guida perché devo prendere la patente per essere più autonomo negli spostamenti». Sa che avrà bisogno anche di un lavoro. «Dovrò cercarlo per potermi mantenere in futuro quando finiranno i soldi. Sono felice - confessa il 47enne barese -, non è una somma che ti cambia la vita ma per me, che non avevo nulla, sono tantissimi soldi, mi sento ricco. Ho tante cose da fare, anche andare a trovare mamma».

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Quotidiano Di Puglia