Pr barese morto dopo essere precipitato dalla finestra, c'è un arresto: è un 37enne italiano

L'uomo è stato trovato morto lo scorso 22 febbraio

Pr barese morto dopo essere precipitato dalla finestra, c'è un arresto: è un 37enne italiano
C'è un fermo per la morte di Francesco Vitale, il pr 46enne di Bari, precipitato da un palazzo in via Pescaglia, nel quartiere Magliana di Roma, lo...

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C'è un fermo per la morte di Francesco Vitale, il pr 46enne di Bari, precipitato da un palazzo in via Pescaglia, nel quartiere Magliana di Roma, lo scorso 22 febbraio. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno arrestato un 37enne italiano, dando esecuzione ad un decreto di fermo del pm della Procura della Repubblica di Roma, perché gravemente indiziato del reato di sequestro di persona a scopo di estorsione con l'aggravante del decesso della vittima.

 

I motivi del sequestro di persona

Secondo quanto accertato il sequestro di persona sarebbe legato a dissidi legati a motivi economici, forse un debito di droga da 500mila euro che la vittima aveva contratto. Al vaglio degli inquirenti ci sono anche altre posizioni. Chi indaga deve, inoltre, accertare se la morte di Vitale, precipitato dal palazzo, si avvenuta nel tentativo di fuggire. Le indagini dei Carabinieri proseguono circa la dinamica dei fatti che hanno portato alla morte dell'uomo, ancora da chiarire.

Si attendono i risultati dell'autopsia

Non è ancora chiaro se l'uomo sia stato buttato di sotto, in un tentativo estremo di sottrarsi ai suo aguzzini, o sia stato spinto giù dalla finestra. I carabinieri del nucleo Investigativo, coordinati dai pm Francesco Cascini e Francesco Minisci, stanno ricostruendo la dinamica della morte del pr e sono in attesa dei risultati dell’autopsia, per stabilire se l’uomo si sia difeso. Intanto il nome del proprietario dell’immobile è stato iscritto sul registro degli indagati.

E adesso si scava anche nel passato di “Ciccio Barbuto”, come lo chiamavano, il suo nome era apparso un’inchiesta per droga che due anni fa aveva portato all’arresto di tredici persone. Tra gli indagati comparivano anche Daniele Carlomosti, “Il gigante”, feroce addetto al recupero crediti di un’organizzazione che investiva in droga, e Alessandro Corvesi, l’ex giocatore della Lazio, ed ex fidanzato della showgirl Antonella Mosetti, accusato di fare parte di un'associazione con interessi nel  narcotraffico che teorizzava anche gli omicidi di magistrati. 

 

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Quotidiano Di Puglia