​Frode sulle mascherine covid durante lockdown, due condanne a Bari

Assolti altri tre imputati

Mascherine covid
Due condanne e tre assoluzioni per la frode su mascherine covid durante il lockdown. Il Tribunale di Bari ha condannato a un anno e sei mesi di reclusione (pena sospesa) gli...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Due condanne e tre assoluzioni per la frode su mascherine covid durante il lockdown. Il Tribunale di Bari ha condannato a un anno e sei mesi di reclusione (pena sospesa) gli imprenditori Gaetano e Vito Davide Canosino, legali rappresentanti delle società 3MC e Penta srl, per manovre speculative su merci, relativamente ai rincari applicati - nei confronti delle Asl pugliesi - nella fornitura di mascherine Ffp2 e Ffp3 nel periodo del lockdown per l'epidemia da Covid-19 nel 2020. Le loro aziende, secondo l'accusa, avrebbero applicato un rincaro compreso tra il 92 e il 4000% sui dispositivi di protezione forniti alle Asl. Gli imprenditori dovranno anche pagare una multa da 10mila euro e sono stati interdetti dall'esercizio di una attività per la quale sono previsti permessi o autorizzazioni speciali.

Le assoluzioni

I Canosino, assistiti dagli avvocati Angelo Loizzi e Michele Laforgia, sono stati assolti "perché il fatto non sussiste" dall'aver effettuato manovre speculative causando la rarefazione delle mascherine e sottraendone al consumo grandi quantità. L'imprenditore Elio Rubino (Aesse Hospital srl, difeso dall'avvocato Fabio De Feo) è stato assolto "perché il fatto non costituisce reato" dal reato di manovre speculative su merci, mentre Romario Matteo Fumagalli (Sterimed, assistito dal legale Ennio Amodio) e Massimiliano Aniello De Marco (Servizi ospedalieri, difeso dall'avvocato Angelo Nanni) sono stati assolti "perché il fatto non sussiste" dalle ipotesi di manovre speculative su merci, tentata truffa aggravata e frode in pubbliche forniture. La Procura di Bari aveva chiesto cinque condanne a pene comprese tra un anno e sei mesi e i due anni di reclusione. 

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia