Esame avvocati, otto indagati: nei guai anche due salentini

Esame avvocati, otto indagati: nei guai anche due salentini
Non c'è pace per gli esami da avvocato dell'Università di Bari. Dopo i tre arresti della settimana scorsa, una nuova inchiesta svela presunti brogli commessi...

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Non c'è pace per gli esami da avvocato dell'Università di Bari. Dopo i tre arresti della settimana scorsa, una nuova inchiesta svela presunti brogli commessi durante la prova scritta per l’accesso alla professione forense, sessione 2013-2014. Il pm Marcello Quercia, ricevuta l’informativa finale dalla polizia, ha indagato otto persone, tra di loro anche un ragazzo di Brindisi e una ragazza della provincia di Lecce. Il reato ipotizzato nei loro confronti è di falsa attribuzione di lavori di altri, il pubblico ministero ha chiuso le indagini.

La Procura ha infatti chiuso le indagini nei confronti di otto aspiranti avvocati che durante le prove scritte dell'esame di abilitazione alla professione forense del dicembre 2013 avrebbero copiato i propri elaborati.

Gli otto furono subito esclusi dalla selezione e a denunciare i presunti illeciti alla Procura fu il presidente della Commissione d'esame. I membri della commissione si accorsero dei plagi durante le correzioni degli elaborati, perche' individuarono compiti in parte identici gli uni agli altri. Agli indagati la Procura di Bari contesta il reato di 'falsa attribuzione di lavori altri', cioe' l'articolo 1 della legge 475 del 1925. Il pm si appresta a chiederne il rinvio a giudizio mentre prosegue l'altra indagine della Procura di Bari sull'esame da avvocati dell'anno successivo che venerdi' scorso ha portato all'arresto di tre persone. Durante gli scritti del dicembre 2014 sette candidati avrebbero ricevuto dall'esterno gli elaborati da consegnare alla commissione per passare l'esame. Nell'ambito di questa vicenda tre persone sono finite agli arresti domiciliari, l'ex funzionaria dell'Universita' di Bari Tina Laquale, sua figlia Innocenza Losito, responsabile dell'ufficio legale dell'Adisu, e l'avvocato barese Giuseppe Colella (altre 15 persone, tra i quali due docenti universitari e i sette candidati sono indagate a piede libero). L'interrogatorio di garanzia dei tre e' stato fissato per mercoledi' dinanzi al gip del Tribunale di Bari Sergio Di Paola. Il pm che coordina l'inchiesta, Luciana Silvestris, sta valutando se avviare ulteriori accertamenti sulla base delle dichiarazioni di un ex collega di Tina Laquale, con riferimento ad altre vicende risalenti ad alcuni anni fa, in particolare a presunti esami universitari registrati ma mai superati dagli studenti e tesi di laurea fotocopiate alla facolta' di Giurisprudenza. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia