Donna uccisa in casa a Palese: trovata con la testa in una busta

Donna uccisa in casa a Palese: trovata con la testa in una busta
Omicidio a Palese, quartiere alla periferia nord di Bari, dove ieri sera una donna di 61 anni è stata trovata nel salotto di casa ormai senza vita, con la testa in una...

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Omicidio a Palese, quartiere alla periferia nord di Bari, dove ieri sera una donna di 61 anni è stata trovata nel salotto di casa ormai senza vita, con la testa in una busta di plastica sigillata con lo scotch e le mani sporche di sangue. La donna, Rosa Maria Radicci, potrebbe essere stata uccisa durante un tentativo di rapina.

La signora, vedova, viveva da sola in una villetta sul lungomare Lorusso. Quando gli investigatori sono arrivati nella villetta hanno trovato la vittima in pantofole e abiti da casa. La donna è morta sicuramente dopo mezzogiorno. A dare l'allarme è stata la figlia della signora, che da mezzogiorno in poi non è più riuscita a mettersi in contatto con la mamma. 

Sul corpo della donna ci sarebbero piccole lesioni e contusioni, probabilmente attribuibili ad una colluttazione, segno che l'anziana potrebbe aver tentato di difendersi. Ma non è escluso che le piccole lesioni siano il risultato del tentativo di liberarsi dalla busta di plastica stretta attorno al collo con dello scotch che l'ha poi soffocata. Anche il sangue sulle mani della vittima potrebbe provenire dalle lesioni sul collo. Soltanto l'autopsia potrà chiarire le cause del decesso e aiutare a ricostruire i fatti. L'incarico sarà affidato dal pm Luciana Silvestris con ogni probabilità domani mattina.
Gli accertamenti dovranno anche verificare la presenza sul cadavere di eventuali tracce dell'assassino. Pur non essendoci evidenti segni di effrazione e di oggetti rubati in casa, l'ipotesi della rapina finita in tragedia resta al momento quella più accreditata dagli investigatori.

Il delitto ricorda l'uccisione della 60enne Caterina Susca, violentata e assassinata l'11 novembre 2013 nella sua villetta di Torre a Mare, alla periferia sud di Bari.
Per l'omicidio è stato condannato in appello all'ergastolo Donald Nwajiobi, il 24enne nigeriano che confessò il delitto dopo il fermo. Secondo i giudici, il ragazzo entrò nella villa saltando il cancello e sorprese la donna dopo aver aspettato a lungo il momento più favorevole nascosto in giardino. Nwajiobi, prima di colpire la vittima al collo con un paio di forbici, abusò sessualmente della 60enne.«Ora abbiamo molta paura. Noi non abbiamo sentito nulla, nessuna richiesta di aiuto, assolutamente nulla". Lo dicono i vicini di casa di Rosa Maria Radicci, la donna di 71 anni il cui cadavere e' stato trovato ieri - con la testa infilata in una busta di plastica bloccata con nastro adesivo - nella sua villetta, sul lungomare di Palese, un quartiere di Bari. La donna potrebbe essere stata uccisa durante un tentativo di rapina finito in tragedia. Il suo corpo e' stato trovato sul pavimento del salotto di casa. Infilata sulla testa aveva una busta di quelle che si usano per raccogliere la spazzatura, bloccata con nastro adesivo e sulle mani aveva del sangue.

«Abitava in quella casa - raccontano i vicini - da almeno 40 anni. Era sposata ed era rimasta vedova da una decina di anni. Abitava sola dopo che i figli, un maschio e una femmina, avevano preso le loro strade. Il figlio maschio le portava la spesa perché la signora usciva raramente, viveva sempre in casa. Non si affacciava neanche in giardino». Per raggiungere la villetta dove abitava la signora Radicci bisogna percorrere un vialetto dal quale, dal lungomare di Palese, si accede a diverse ville tutte abitate, tranne una che è abitata solo nel periodo estivo. Nella zona di recente si erano verificati alcuni furti.

«Eventuali ladri - raccontano i vicini - avrebbero potuto scegliere ville più prestigiose, anche all'interno del viale». La donna sembra non avesse in casa nulla di prezioso, né soldi, né gioielli. E al momento sembra non sia stato portato via nulla. Gli investigatori, inoltre, non hanno trovato segni di effrazione: «La signora - commentano i vicini - avrebbe dovuto aprire due cancelli e una porta: il cancello che dà sul lungomare, quello del giardino e la porta di casa». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia