Costa Sud, il progetto: via le costruzioni da spiagge e lame. Avanti con il parco costiero

Costa Sud, il progetto: via le costruzioni da spiagge e lame. Avanti con il parco costiero
L'incontro sul futuro della costa sud di Bari non può negarsi un'introduzione storiografica del rapporto che intercorre tra la città e il mare. L'incipit...

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L'incontro sul futuro della costa sud di Bari non può negarsi un'introduzione storiografica del rapporto che intercorre tra la città e il mare. L'incipit dell'architetto Nicolò Privileggio, capogruppo dell'Rtp e incaricato della progettazione, parte proprio dalla prima separazione tra la Bari e il suo elemento, segnata dalla costruzione della prima litoranea che separa la muraglia dall'acqua. Una rivoluzione che a cavallo tra gli anni '20 e '30 ha portato il capoluogo a poter godere dal quartiere Madonnella fino al porto di una vera e propria terrazza a disposizione dei cittadini. È Privileggio, durante il suo intervento, a riportare il dibattito nel presente. «Andando verso sud il rapporto tra la parte urbana e la natura cambia radicalmente. La maglia urbana si dilata fortemente e troviamo grandi spazi aperti che predominano sul costruito spiega l'incaricato della progettazione -. Qui si trova l'unico spazio del litorale barese in cui è possibile avere un rapporto con il mare».

Decaro: «Sei chilometri di parco costiero da Torre Quetta verso San Giorgio»

Il tema del rapporto tra acqua e terra rimane sicuramente uno degli obiettivi da realizzare, ovvero quello di riattualizzare ciò che era nel passato. «Ieri, nell'auditoriun del liceo Salvemini, abbiamo incontrato i cittadini per presentare le nuove tavole del progetto di Costa sud - ha scritto il sindaco di Bari Antonio Decaro sul suo profilo facebook -. Queste sono alcune delle immagini del grande parco costiero lungo sei chilometri, da Torre Quetta verso San Giorgio, finanziato dal Ministero per 75 milioni di euro. Una delle prime scelte che abbiamo fatto su questo piano è liberare da tutte le costruzioni la costa, le lame e il territorio agricolo riducendo notevolmente le volumetrie attualmente previste dal piano Quaroni. In questi giorni sono state pubblicate le prime gare per individuare i professionisti che lavoreranno alle progettazioni definitive e alla direzione dei lavori per l'esecuzione delle opere. Costa sud sarà la vera sfida da vincere per il futuro della nostra città. Lo dobbiamo a tutti noi che per troppo tempo abbiamo visto quell'area della città in condizioni di degrado e abbandono».

Il progetto 

Quanto il progetto di sei parchi costruiti attraverso nove paesaggi sia immaginifico lo dirà solo il tempo. Certo nella presentazione dei lavori è evidente il tentativo di ampliare il perimetro della città appoggiandosi al territorio, senza snaturarlo. Ognuno dei paesaggi, nove, si avvarrà di quanto in questi anni è stato costruito e non muterà le aree lasciate intonse. Le stanze dello sport, ad esempio, dovrebbero sorgere attorno al centro sportivo Bellavista: «Si pensa a un parco dove fare sport libero e strutturato. Una piantumazione densa, all'interno della quale creare delle radure in cui costituire delle stanze dedicate alle varie attività». Ognuna delle nove opzioni paesaggistiche può svilupparsi attorno ai problemi insoluti di questi anni. La marina per esempio vivrà un drastico cambiamento solo consentendo un più semplice accesso al mare. I giardini d'ombra, uno dei nove, non rappresenta una grande innovazione da un punto di vista dell'immaginazione ma rimane un servizio che al momento sui nostri litorali è assente. Una fila a ridosso della marina di pini piantumati non in maniera fitta che offra del refrigerio durante l'estate. Discorso diverso invece per orti e frutteti, studiati per valorizzare i tanti progetti di riqualificazione dei suoli per poi farli diventare attraversabili. In questo caso si evidenza anche un ruolo sociale e di comunità, lembi di terra di questo tipo offrono sia un motivo di aggregazione che un presidio per i residenti.
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