Costa Ripagnola, il Tar dà il via libera: «Il cantiere a Polignano per il resort può andare avanti»

Il tribunale ha rigettato la richiesta di sospensiva che era stata presentata dalle associazioni ambientaliste

Costa Ripagnola, il Tar dà il via libera: «Il cantiere a Polignano per il resort può andare avanti»
Il cantiere per realizzare un resort a Costa Ripagnola, area verde a ridosso di Polignano a Mare, nel Barese, può andare avanti. Lo ha deciso il Tar Puglia che oggi ha...

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Il cantiere per realizzare un resort a Costa Ripagnola, area verde a ridosso di Polignano a Mare, nel Barese, può andare avanti. Lo ha deciso il Tar Puglia che oggi ha rigettato la richiesta di sospensiva che era stata presentata dalle associazioni ambientaliste.

La sentenza

«Rilevato - scrivono i giudici - ad un sommario esame proprio della presente fase, che l'istanza cautelare così come introdotta non appare essere assistita da un sufficiente fumus boni iuris» e «ritenuto che non sembra possibile formulare prima facie una prognosi favorevole in punto di ipotizzato accoglimento del gravame, in quanto le eccezioni preliminari di rito e di merito formulate dalla controinteressata Serim S.r.l. appaiono fondate sia sul piano della carenza di interesse, che su quello della tardività dell'impugnativa, che su quello della carenza di legittimazione attiva», l'istanza cautelare viene respinta.

Il comitato: era doveroso provarci

«Era doveroso provarci, non potendo prevedere l’esito dell’opposizione all’archiviazione ancora pendente in sede penale - scrivono in una nota gli avvocati del comitato Fabrizio Lofoco, Giacomo Sgobba e Ascanio Amenduni -. L’abbiamo fatto anche per il profondo amore nutrito verso quell’area di Costa Ripagnola e verso i suoi iconici trulletti, al fine di cercare di evitarne l’irreversibile trasformazione. Almeno noi, con i nostri assistiti, abbiamo la coscienza a posto, su questo piano. Il Tar Bari ha reso, comunque, un’ordinanza che merita uno studio meticoloso, ai fini della sua eventuale impugnativa, tenendo conto che la sede cautelare non definisce la causa, specie quando il costrutto del ricorso è così complesso».

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Quotidiano Di Puglia