OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
«Un cattivo esempio. Il II Circolo di Conversano, in via Firenze, sarà intitolato ad Ada Negri e non più al magistrato Paolo Borsellino. Pare sia la volontà assunta in questi giorni dagli organi collegiali della stessa scuola». La denuncia parte dall'ex sindaco Pasquale Loiacono, ma ha radici profonde. Ci sono stati atti di indirizzo politici, raccolta firme dei cittadini, polemiche mai sopite ma anche contraddizioni sull'intitolazione stessa.
La lunga storia della targa fuori dalla scuola
Provando a ricostruire una storia decisamente complicata, durante l'amministrazione Bonasora, nel 1995, una delibera di Giunta comunale volle trasmettere un importante messaggio per valorizzare la memoria dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. In sostanza, il I ed il II Circolo di Conversano dovevano essere intitolati ai due magistrati. Ma, se per il I Circolo l'atto fu praticamente immediato (tanto che oggi si individua tranquillamente il plesso, nel parlare comune, come la Falcone), per il II Circolo l'iter è stato più complicato.
L'atto di indirizzo del Comune che viene ribadito nel 2019 anche dallo stesso Loiacono e dalla sua amministrazione, non trova la sponda dei dirigenti che si sono susseguiti nel corso degli anni, in particolare gli ultimi.
L'ex amministratore: delibera di indirizzo ignorata
Pasquale Loiacono non ci sta: «Una decisione, in ogni caso, che non ha tenuto in debita considerazione una delibera di indirizzo adottata dall'allora amministrazione di Vito Bonasora (riproposta anche dalla mia nel 2019). Una decisione che non ha valutato una raccolta di firme del 2017 sottoscritta da tantissimi cittadini ed inviata al presidente della Repubblica; che ha dimenticato le manifestazioni di tante libere associazioni; che ha trascurato il sentire della nostra comunità nel richiedere quella intitolazione. Niente di tutto ciò, ha invece prevalso l'insensibilità, l'indifferenza di pochi e, probabilmente, anche una sciocca diatriba tra parti contrapposte che alla fine ha cancellato un nome così importante. Ma da una scuola - tuona ancora Loiacono - ci si sarebbe aspettato di più. La dirigente, i docenti, il personale, i genitori, avrebbero dovuto assumere un comportamento diverso, più coerente al proprio ruolo, sapere che l'intitolazione non consiste in una mera apposizione di targa (che pure insiste all'esterno dell'edificio) ma è tutt'altro, significa tramandare il valore dell'esistenza della persona che si intende ricordare. Il mondo della scuola, per sua natura un mondo straordinario, ha altre finalità, ha obiettivi più nobili, compiti di alto profilo, prepara, educa, forma le generazioni del domani; ha il dovere di trasferire l'insegnamento che persone come Falcone e Borsellino hanno pagato col sacrificio della loro vita. Personalmente, oltre ad una grande amarezza, provo vergogna per un accaduto che sarà ricordato alla pari di un gesto ignobile».
© RIPRODUZIONE RISERVATA - SEPA
Quotidiano Di Puglia