Traffico di sigarette, il finanziere confessa: così sono stati aiutati i contrabbandieri sulla rotta tra la Grecia e la Puglia. Le soffiate e le promesse di denaro

Traffico di sigarette, il finanziere confessa: così sono stati aiutati i contrabbandieri sulla rotta tra la Grecia e la Puglia. Le soffiate e le promesse di denaro
Alla fine ha confessato ammettendo di aver fornito ai contrabbandieri di sigarette informazioni su come tentare di evitare i controlli sui carichi in transito nel porto di Bari....

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Alla fine ha confessato ammettendo di aver fornito ai contrabbandieri di sigarette informazioni su come tentare di evitare i controlli sui carichi in transito nel porto di Bari. Nello specifico, consigliando in quali giorni e in quali orari farli passare: il finanziere 41enne Vincenzo Azzarello, in carcere da due giorni per collusione in contrabbando e corruzione, ha vuotato il sacco.

L'interrogatorio

Nell'interrogatorio di garanzia, da remoto dal carcere di Lecce, assistito dall'avvocato Antonio La Scala, Azzarello ha deciso di rispondere alle domande del gip, precisando di non aver mai ricevuto denaro ma solo promesse di dazioni tra i 10 mila e i 20 mila euro e di non essere stato mai in servizio o presente quando i camion contenenti le sigarette di contrabbando transitavano ai varchi doganali. Ha anche evidenziato che nessun altro finanziere è stato coinvolto nel sistema illecito.

Dopo di lui sono stati interrogati gli altri due indagati finiti in carcere, il presunto promotore dell'organizzazione criminale, il 69enne barese Antonio Attolico, che ha confessato, e il 65enne campano Vintantonio Rago, accusato di essere tra i finanziatori del gruppo, fornendo il denaro per corrompere i pubblici ufficiali e mettendo a disposizione falsa documentazione di viaggio che serviva come copertura, per esempio relativa al trasporto di prodotti dolciari destinati a Marbella, in Spagna tramite la sua società.

Rago si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per Azzarello e Attolico i difensori hanno chiesto gli arresti domiciliari. L'inchiesta della Guardia di Finanza, partita dalla denuncia di un collega militare e coordinata dal pm Michele Ruggiero, ha portato altre tre persone agli arresti domiciliari, che saranno sottoposte a interrogatori di garanzia martedì prossimo.

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Quotidiano Di Puglia