Un lavoratore barese, padre di due bambini piccoli, è stato licenziato da Ikea per essersi trattenuto in pausa cinque minuti più del tempo previsto. La notizia, che...
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"E' un clima molto pesante quello che si respira in Ikea ultimamente - commenta Ivana Veronese, segretaria nazionale della Uiltucs, Unione italiana dei lavoratori dei settori turismo, commercio e servizi, che segue in ambito nazionale le trattative con Ikea - e i licenziamenti sono la punta di un iceberg. Anche per questo motivo da una decina di giorni, assieme ai lavoratori dipendenti di Ikea Italia, abbiamo lanciato la campagna #CambiaIkea", che in una settimana ha raccolto 25mila firme web e cartacee.
"Il provvedimento nei confronti di Claudio (il nome del lavoratore licenziato) - spiega Giuseppe Zimmari, segretario generale della Uiltucs Puglia - è eccessivo e sproporzionato. L'azienda non ha poi avanzato tutte le contestazioni appena avvenivano i presunti ritardi nel rientro in servizio dalla pausa, ma ha atteso di sommarle. Per questo per noi è un licenziamento senza dubbio illegittimo e sarà impugnato. Daremo battaglia dal punto di vista sindacale e non ci fermeremo".
LICENZIAMENTI IKEA, LOSACCO (PD) ANNUNCIA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
“Nelle prossime ore presenterò un’interrogazione parlamentare per chiedere al Ministero dello Sviluppo Economico di accendere un riflettore sul clima e le condizioni complessive di lavoro in Ikea, a cominciare dallo stabilimento di Bari” Così in una nota il deputato barese del Pd, Alberto Losacco.
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Quotidiano Di Puglia