Caro prezzi, anche le famiglie sono in difficoltà: rincari per la spesa alimentare

Caro prezzi, anche le famiglie sono in difficoltà: rincari per la spesa alimentare
Caro prezzi, anche le famiglie sono in difficoltà: rincari per la spesa alimentare. Le bollette di luce e gas, la spesa alimentare e il carburante sono queste le voci di...

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Caro prezzi, anche le famiglie sono in difficoltà: rincari per la spesa alimentare. Le bollette di luce e gas, la spesa alimentare e il carburante sono queste le voci di spesa che preoccupano di più gli italiani. Ma non sono le uniche, ci sono quelle relative al pagamento di mutui, affitto, condominio, quelle per il mantenimento e l’istruzione dei figli, quelle mediche e dentistiche in particolare. Ma quale è la situazione finanziaria generale descritta dagli italiani? Da fonte Ipsos il 30% afferma di trovarsi in difficoltà (il 10% molto e il 20% abbastanza) e soltanto il 7% dichiara di vivere agiatamente. Per il 19% la situazione è stabile, ma il 42% ammette di andare avanti, cavandosela. 

Quanto costa vivere a Bari 


Per fortuna Bari non è, fra le città italiane, quella dove la vita costa di più. In testa alla classifica stilata da Codacons c’è Milano e il capoluogo pugliese figura al tredicesimo posto, su 17 province prese in esame, per quanto riguarda gli alimentari e all’undicesimo per i servizi. Codacons ipotizza un paniere composto da alimentari (carne, pane, ortofrutta, pesce) e servizi (lavanderie, professionisti, carrozzerie, bar, parrucchieri). A Bari insomma per il cibo la spesa media è pari a 88.85 euro mentre per i servizi sale a 318,44 euro. Questo non significa che la situazione non crei preoccupazione alle famiglie, tenendo presente la maggiore precarietà lavorativa al sud. Da un’altra recente ricerca dell’Ipsos emerge che le spese che spaventano di più i cittadini baresi (54%) sono quelle relative a bollette di luce, acqua, gas e telefono, al secondo posto una spesa imprevista, desta parecchia preoccupazione anche la spesa per la benzina (36%), un dato superiore a quello nazionale (31%), il 29% dei baresi teme di non poter sostenere le spese per la casa (mutuo, affitto, condominio) rispetto a un 26% della media nazionale e un 26% di baresi ha paura di non poter sostenere le spese mediche. In generale 1 Italiano su 2 teme di avere difficoltà a sostenere una spesa imprevista e a pagare le utenze, mentre 3 su 10 a sostenere una spesa importante, pagare la benzina o sostenere spese dentistiche. Tra chi ha un tenore di vita superiore alla media nazionale, il 31% manifesta preoccupazioni per il pagamento delle utenze e il 22% per il caro benzina.

Per far fronte al caro bollette, all’aumento del costo della benzina i baresi comunque hanno già messo in atto delle contromisure. Comportamenti personali virtuosi, mirati al risparmio energetico e alla salvaguardia dell’ambiente. Comportamenti che richiedono uno sforzo minimo, ma che risultano lontani dalla piena diffusione. Per esempio non lasciar correre acqua inutilmente è il comportamento più frequente ma, viene adottato solo dal 66% degli intervistati, seguito dall’azionare lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico (56%) e da scegliere elettrodomestici a più basso consumo (54%). Inoltre, i buoni propositi perdono poi consensi anche di fronte al comfort climatico: meno di 1 barese su 2 è disposto a ridurre la temperatura dei termosifoni d’inverno, mentre solo il 33% si dichiara pronto a rinunciare a rinunciare all’uso del condizionatore d’estate, un dato più alto rispetto alla media nazionale (31%). Probabilmente anche perché qui da noi le temperature, quest’anno in particolare, sono particolarmente alte. Per quanto riguarda le preoccupazioni legate al conflitto russo-ucraino, secondo i cittadini di Bari, la continua dipendenza dalle importazioni di energia dall’estero è la principale preoccupazione legata al conflitto.

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Quotidiano Di Puglia