Tre ultras di calcio di Bari sono indagati per manifestazioni di razzismo negli stadi, per questo hanno subito altrettante perquisizioni domiciliari e personali da parte di agenti...
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In occasione dell'incontro di calcio, i tre ultras furono ripresi in alcuni video mentre si esibivano nel saluto romano, in piedi sugli spalti dietro due striscioni affiancati, uno con la scritta "Casarano", l'altro con la scritta "Bari". Dagli ambienti della tifoseria di Casarano, però, arrivò immediatamente la presa di distanza da quel gesto e fu ribadito che nessuno degli autori dell'azione appartaneva al gruppo di tifosi proveniente dal Salento. Un'affermazione che è stata ora confermata dai risultati delle indagini che hanno identificato i tre ultras di Bari.
Al termine dell'operazione di polizia giudiziaria sono stati sequestrati un manganello telescopico, una mazza da baseball e varia pubblicistica riconducibile all'ideologia nazi-fascista, oltre a materiale che confermerebbe il coinvolgimento del gruppo nei fatti contestati (ad esempio il tagliando di ingresso allo stadio di Haifa). Inoltre, per impedire la reiterazioni di analoghe condotte illecite all'estero, il Questore di Bari ha disposto per D.B.N. il provvedimento Daspo esteso anche in ambito internazionale per la durata di 3 anni, mentre a T.F l'aggravamento della misura già in corso da 3 a 5 anni con la previsione dell'obbligo di firma e l'estensione in ambito internazionale. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia