Un tribunale per Bari. Ok a Modugno, ma si tratta per una sede in città. Ecco le opzioni

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Per ovviare all’emergenza in cui versano gli uffici giudiziari di Bari a seguito dell’inagibilità dell’edificio di Via Nazariantz, «sarà...

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Per ovviare all’emergenza in cui versano gli uffici giudiziari di Bari a seguito dell’inagibilità dell’edificio di Via Nazariantz, «sarà possibile utilizzare l’immobile della soppressa sezione distaccata di Modugno per lo svolgimento delle attività giudiziarie dell’intero circondario». È quanto prevede la convenzione sottoscritta oggi Dal Guardasigilli, Alfonso Bonafede, dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e dal presidente della Corte di Appello di Bari, Francesco Cassano, in qualità di presidente della conferenza permanente presso la stessa Corte di Appello barese.

«Tale soluzione, che avrà effetto solo nel caso in cui il nuovo immobile destinato ad ospitare gli uffici giudiziari del capoluogo pugliese non sarà ancora pienamente disponibile entro il termine del 30 settembre prossimo, quello cioè previsto dal decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 21 giugno scorso, viene consentita anche oltre il termine quinquennale richiamato dal decreto del Ministro della Giustizia del 25 maggio 2018», è scritto in una nota del ministero della Giustizia riportata dall’Ansa.

Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha detto che «il ministro ci ha rassicurato sul fatto che la procedura per individuare la nuova sede del tribunale penale è quasi stata completata. Tra gli immobili candidati ce ne sono due che hanno compatibilità urbanistica e quindi potrebbero essere idonei». Si tratterebbe dell’ex sede dell’Inpdap in via Oberdan e della torre ex Telecom al quartiere Poggiofranco. «L’ex tribunale di Modugno che viene messo a disposizione - dice Decaro - non sarà utilizzato nel breve periodo e potrebbe non essere attivato perché l’obiettivo del ministero, ribadito anche oggi, è concludere la manifestazione di interesse e individuare una sede che sia la soluzione ponte fino alla realizzazione del Polo unico della Giustizia. Il decreto che sposta il termine dei processi scade il prossimo 30 settembre e l’immobile di Modugno sarebbe preso in considerazione solo se la procedura della manifestazione di interesse non dovesse essere portata a termine». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia