BARI, 15 GEN - Una consulenza tecnica disposta dalla Procura di Bari verificherà il contenuto di computer e telefoni sequestrati dagli agenti della Digos nell'ambito...
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Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire, attraverso i contratti degli appalti sospetti e le fatture, il giro di tangenti legato a quelle gare e sperano di trovarne traccia nei pc. Otto fino a questo momento sono gli episodi di presunte mazzette accertati anche grazie a intercettazioni telefoniche, ambientali e video che hanno immortalato i passaggi di denaro. Il passaggio successivo riguarderà gli accertamenti contabili e altri appalti che potrebbero essere stati pilotati.
Ieri i cinque arrestati (oltre a Longo ci sono gli imprenditori Franco Mele, Nicola Losito, Giacomo Delle Noci e Vito Armenise) si sono avvalsi della facoltà di non rispondere dinanzi al gip Gianluca Anglana. Agli atti dell'indagine ci sono almeno tre informative. La prima, depositata nel maggio 2015, riguarda due presunte turbative d'asta relative ad altrettanti appalti per servizio di vigilanza e forniture luci. La seconda, che approfondisce le stesse ipotesi investigative, è stata depositata nel settembre scorso e poi c'è quella di dicembre - alla base della richiesta cautelare - sugli otto presunti episodi di corruzione per complessivi 20mila euro in meno di due mesi. (ANSA). Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia