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Ci sono i più classici pastelli marrone, beige, ocra e porpora. Ma qui e lì sono spuntati anche grigi, lilla e gialli. I bonus edilizi stanno cambiando il volto del quartiere Libertà. Lo ravvivano, ridanno forma e restituiscono colori nuovi o che sembravano ormai persi. Le impalcature nel quadrilatero che va da via Quintino Sella a via Brigata Bari si smontano e si alzano altrove un po’ ovunque.
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E l’effetto è pregevole, perché salva dalla decadenza segmenti di isolati quasi dimenticati. Lucia Gonnella, pittrice cresciuta nel quartiere ma trapiantata a San Francisco, durante i suoi ritorni a Bari ama ritrarne le architetture Liberty primi Novecento, con cavalletto, tela e tecnica en plein air, all’aperto. Al suo prossimo viaggio alle origini avrà parecchio nuovo materiale su cui cimentarsi. In via Garruba, ad esempio, sono rinati almeno tre palazzi storici, attraverso il tipico stile casa cantoniera o col raffinato grigio misto a color sabbia del civico 85, che risalta cornicioni intarsiati e l’armonia dell’intera costruzione.
Le palazzine
In via Nicolai, tra Manzoni e Sagarriga Visconti, si sono “riaccesi” nelle ultime settimane due edifici prima confusi tra l’anonimato di muri esterni sbiaditi e tendenti al decadente. Il primo una squadra di muratori acrobatici l’ha trasformato in un elegante palazzo rosso porpora. Il secondo, svelato dalle più tradizionali impalcature di una ditta di Gravina di Puglia, si è vivacizzato con un luminoso giallo pieno, che sembra aver riacceso uno dei tratti di strada più critici della zona.
L’effetto del cambiamento è dovuto alla spinta dei bonus edilizi proposti dal governo per rilanciare il settore dopo l’emergenza per la pandemia Covid.
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I numeri maggiori di richieste si concentrano tra febbraio e luglio, quando la bella stagione permette l’avvio dei lavori di ristrutturazione. Cifre che rilevano come i cantieri si siano moltiplicati di tre quattro volte rispetto agli standard pre Covid, certificati dai dati degli ultimi due anni, che vedono ad esempio 55 pratiche inoltrate a luglio 2020 contro le 221 dello stesso periodo del 2021. Al di là quindi delle storture del mercato, come l’aumento dei prezzi dei materiali, ed episodi di truffe o presunte tali, la misura ha portato dei benefici in zone ad alta densità di popolazione e basso reddito pro capite (poco superiore ai 17 mila euro), come il quartiere “periferico del centro”, il più povero tra quelli storici della città, dove più di un terzo dei residenti vive sotto la soglia dei 10 mila euro annui. Ed ecco rinascere in uno dei tratti più degradati di via Nicolai un altro palazzotto di due piani grazie a un delicato lilla pastello che, invece, in via Visconti, è riproposto in una forma più audace sulla facciata di un edificio di pregio, ora contornato da un colore dalla tonalità tendente al verderame.
Se si risale la stessa strada si nota il rifacimento dello storico edificio annesso alla chiesa del Preziosissimo sangue e qualche isolato più in là un altro manufatto, non certo del medesimo valore storico e delle stesse dimensioni, che da un beige povero maltrattato dal tempo ora si presenta con un grigio in grado di dargli anche eleganza. Ma i cantieri si notano un po’ ovunque, da quelli da poco dismessi di uno stabile più moderno di via Manzoni a quelli interessati alle opere di rifacimento ed efficientamento energetico col Superbonus lungo via Trevisani e via Principe Amedeo. Nuovi soggetti per la pittrice dei palazzi Liberty e piccoli ma visibili segnali di ripresa per un quartiere alla perenne ricerca di servizi, spazi e attenzione, che prova così, se pur in minima parte, a rifarsi il look.
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Quotidiano Di Puglia