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Entra nel vivo il progetto che porterà Bari ad avere un grande parco eolico offshore ad oltre 40 chilometri al largo della costa che partendo proprio dalla città di Bari arriverà fino a nord di Barletta. Si stanno pian piano realizzando, infatti, le varie tappe che porteranno alla creazione del parco eolico. La sonda Lidar è arrivata in porto e adesso possono iniziare le rilevazioni necessarie per decidere il punto dove realizzare l’infrastruttura energetica.
Il monitoraggio
Lo scorso marzo, dopo che era stata annunciata la volontà di realizzare il progetto, c’era stato l’accordo tra Barium Bay (la joint venture costituita da Galileo e Hope Group) e Eolos Floating Lidar Solutions (società spagnola che fornisce sistemi di misurazioni proprio alle società di eolico offshore), necessario all’avvio di una campagna di misurazione della risorsa anemologica inerente il parco eolico Barium Bay e dei principali parametri meteoclimatici marini nell’area progettuale del parco. E come comunicano da Hope Group, azienda con base a Bari che fa parte della joint venture Barium Bay insieme a Galileo, piattaforma paneuropea per lo sviluppo delle energie rinnovabili, ora la sonda Lidar è arrivata al porto di Bari e «a breve prenderà il largo per compiere il suo lavoro di rilevazioni in mare». «La campagna di monitoraggio – spiegano da Hope Group - inizierà a breve e avrà una durata da un minimo di 12 mesi a un massimo di 24». «La boa Lidar – aggiungono - è completamente autonoma e alimentata da fonti rinnovabili, è dotata di una suite di strumenti che permettono di misurare aspetti come la velocità e la direzione del vento, l’andamento delle correnti, la temperatura dell’acqua e dell’aria, la pressione e l’umidità atmosferica, e la consistenza delle piogge».
Studi ambientali
Contemporaneamente a queste operazioni di misurazioni, la joint venture Barium Bay sta ultimando gli studi ambientali e tecnici di dettaglio con l’obiettivo di sottoporre la propria istanza per la procedura di Valutazione di impatto ambientale (VIA) ai ministeri competenti entro l’estate di quest’anno, il che permetterebbe di rispettare le tempistiche comunicate. Il parco eolico che si intende realizzare, lo ricordiamo, avrà una potenza target pari a 1.100 megawatt, e sarà composto da 74 turbine eoliche dalla potenza di 15 megawatt ciascuna e dovrebbe produrre oltre 3 miliardi di chilowattora all’anno, ossia una quantità di energia elettrica sufficiente per soddisfare il fabbisogno di oltre un milione di famiglie italiane.
Non è il primo progetto di questo tipo che le due aziende stanno portando avanti, in quanto prima di Barium Bay è nata la joint venture Lupiae Maris per lo sviluppo di un parco eolico di 525 megawatt, con la stessa tecnologia, al largo di Brindisi e Lecce. «Il progetto Barium Bay – aveva dichiarato nel febbraio di quest’anno Michele Scoppio, Ceo di Hope Group - offre un’incredibile opportunità al nostro territorio e concorrerà a farne un hub di competenze che guideranno la transizione energetica».
© RIPRODUZIONE RISERVATA - SEPA
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