Ville di lusso e altri acquisti con i soldi dei tributi dei Comuni: sequestrati beni per 4,3 milioni all'amministratore della società di riscossione

Ville di lusso e altri acquisti con i soldi dei tributi dei Comuni: sequestrati beni per 4,3 milioni all'amministratore della società di riscossione
Su disposizione della Corte dei Conti la Guardia di Finanza di Bari ha sequestrato beni del valore di oltre 4,3 milioni di euro nei confronti di Giuseppe Donato Colapinto,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Su disposizione della Corte dei Conti la Guardia di Finanza di Bari ha sequestrato beni del valore di oltre 4,3 milioni di euro nei confronti di Giuseppe Donato Colapinto, amministratore della società di riscossione tributi Cerin Srl di Bitonto. Il sequestro conservativo riguarda otto immobili a Bari, Bitonto e Giovinazzo e sei rapporti finanziari il cui valore equivale al presunto danno erariale causato al Comune di Bitonto, per il quale la Cerin ha gestito dal 2010 al 2013 la riscossione di Ici e Tarsu.


L'indagine della magistratura contabile è stata avviata dopo quella penale che nel febbraio scorso ha portato all'arresto di Giuseppe Donato Colapinto (ancora detenuto ai domiciliari) e di suo figlio Mario (tornato libero dopo alcune settimane) con l'accusa di peculato. Stando alle indagini della Procura di Bari, coordinate dall'aggiunto Lino Giorgio Bruno e dal pm Marco D'Agostino, i due amministratori avrebbero acquistato immobili, fra cui ville di lusso, per milioni di euro anzichè versare il denaro riscosso nelle casse del Comune.

Contestualmente agli arresti fu eseguito anche il sequestro preventivo di beni per circa 5 milioni di euro. L'indagine è ancora in corso e punta ad accertare eventuali illeciti analoghi relativi alle altre decine di amministrazioni di tutta Italia per le quali la Cerin lavorava e alle cui casse avrebbe sottratto fino a 15 milioni di euro. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia