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Il commercio potrà contare anche quest’anno si diversi bandi promossi dal Comune di Bari per sostenere le attività. Si tratta della seconda edizione di “Un negozio non è solo un negozio”, e dei nuovi bandi “Impresa prossima” e “Bari artigiana”. «I prossimi mesi saranno cruciali per definire gli ultimi dettagli che ci permetteranno di lanciare le nuove misure di sostegno e valorizzazione del commercio di prossimità a Bari - spiega l’assessore Carla Palone -. Con l’avvio ufficiale della nuova programmazione saranno pubblicati questi nuovi tre bandi».
Negozi, bandi per sei milioni di euro
In totale si parla di sei milioni di euro che grazie a questi nuovi bandi arriveranno a sostenere sia le attività già esistenti, che la nuova scena imprenditoriale che si sta affacciando in città. Per quanto riguarda soprattutto “Bari artigiana”, Palone sottolinea che «ci rivolgiamo al cuore della nostra città, che oggi vive grandi trasformazioni. Vogliamo qualificare l’offerta delle botteghe accogliendo a Bari il meglio della storia e della cultura artigianale del nostro territorio metropolitano, che qui può avere una vetrina di grande pregio». «Queste nuove misure si inquadrano nella più ampia strategia di innovazione urbana della città di Bari, con cui l’amministrazione punta a rendere il territorio più attrattivo e accogliente per le iniziative imprenditoriali dei cittadini baresi», ha aggiunto il vicesindaco Di Sciascio.
La prima edizione: 91 progetti finanziati
Il primo bando “Un negozio non è solo un negozio”, d’altronde, ha ottenuto un enorme successo, grazie ad un investimento pari a quattro milioni di euro a cui va sommato un milione di euro di cofinanziamenti.
Per questa seconda edizione si andrà a finanziare le attività commerciali baresi attraverso un contributo a fondo perduto fino a 50mila euro, per progetti di sviluppo commerciale con impatto economico, territoriale, sociale e culturale. Invece, il bando “Impresa prossima” è stato pensato per sostenere l’apertura di nuovi esercizi di vicinato con contributi a fondo perduto fino a 50mila euro e attività di accompagnamento e networking. Dal canto loro tali negozi si «impegnano a promuovere attività e servizi gratuiti per migliorare dal punto di vista sociale, culturale e ambientale, il quartiere in cui sono insediati».
Il contributo
Il contributo verrà suddiviso in questo modo: fino a 40mila euro a fondo perduto per le spese di investimento e fino a 10mila euro a fondo perduto per le spese di gestione. Infine, “Bari artigiana” punta a «sostenere i mestieri dell’artigianato artistico e tradizionale» attraverso, anche in questo caso, contributi a fondo perduto, fino a 60mila euro per «l’apertura e la gestione di botteghe, laboratori, show room e/o spazi per l’esposizione e la vendita.
In cambio, le imprese artigiane beneficiarie di contributo si impegnano a promuovere attività, iniziative, eventi e/o servizi per promuovere l’artigianato artistico e di tradizione per i cittadini ed i turisti». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia