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Si è tenuta nelle scorse ore la riunione tra diversi presidi baresi e il prefetto di Bari Antonia Bellomo, il tema al centro del tavolo di discussione è l’orario d’ingresso degli studenti a scuola. Un tema che ormai da settimane ha polarizzato le parti, mettendo in antitesi scuole e sindacati da una parte e aziende di trasporto dall’altra.
L'incontro in Prefettura
«I dirigenti scolastici hanno rappresentato i disagi del mondo della scuola in considerazione dell’adozione delle misure impartite relative al doppio turno, al fine di contenere i rischi di contagio da Covid-19 – scrive nella nota la prefettura -. Il Prefetto ha sottolineato che il documento di carattere generale, non esclude, per il futuro, una verifica ed una rimodulazione anche in relazioni ai singoli casi. Il documento operativo risponde a un atto di prudenza sanitaria per consentire agli studenti, ma anche alla cittadinanza, di muoversi in sicurezza».
Nel corso dell’incontro secondo quanto riportato dalla prefettura sono state presentate varie proposte avanzate dai dirigenti scolastici tra cui la possibilità di riconoscere maggiore autonomia alle scuole rispetto alle misure indicate nel Piano, in relazione alla percentuale di pendolarismo, al tipo di utenza e alla disponibilità dei mezzi di trasporto. «Il Prefetto ha proposto un monitoraggio già nella prima decade di ottobre per verificare l’efficacia del documento in parola anche in considerazione dell’utilizzo dei mezzi di trasporto da parte degli studenti per l’ingresso e l’uscita dalle scuole».
Oggi il sit-in in piazza
Intanto oggi si terrà oggi un sit-in in piazza Libertà a Bari, nel corso del quale saranno presenti le organizzazioni di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda, unitamente alle rispettive Confederazioni.
Alle proteste prenderanno parte anche l’Unione degli Studenti Puglia e Bari insieme alla Rete della conoscenza Puglia, realtà di rappresentanza studentesca che hanno deciso di sostenere la presa di posizione delle altre sigle sindacali. Nella nota spiegano anche loro le ragioni che li ha portati a scendere in campo, «la decisione presa comporta uno scaglionamento degli ingressi a pochi giorni dalla aperture delle scuole che comporterà ripercussioni negative nell’articolazione dell’orario di lavoro con una riduzione complessiva di 30 giorni di lezione e che causerà di conseguenza problematiche per la popolazione studentesca relative da un lato a un mancato equilibrio tra tempi di vita e tempi di studio, essendo costretti gli studenti a dover rimanere presso le proprie scuole, dall’altro alla fruizione dei mezzi di trasporto per cui non si è previsto un potenziamento reale e l’aggiunta di corse coinvolgendo il territorio».
La posizione degli studenti
Gli studenti hanno definito inaccettabile il pensiero di poter affrontare il nuovo anno a queste condizioni, «la mancata mappatura e previsione con le aziende di TPL dei collegamenti all’interno della città di Bari per poter raggiungere la propria scuola, rischia di mettere in difficoltà tutti coloro i quali possono raggiungere la scuola esclusivamente con i mezzi pubblici. Ci mobiliteremo insieme agli studenti per chiedere un trasporto pubblico di qualità, sicuro e gratuito per tutti e l’eliminazione del doppio turno, non essendo questa allo stato attuale una scelta sostenibile per tutta la comunità scolastica».
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Quotidiano Di Puglia