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In questi giorni i tecnici dell’agenzia del Demanio stanno effettuando i primi sopralluoghi in quello che sarà il Parco della giustizia di Bari e in particolare nelle due caserme dismesse “Milano” e “Capozzi”, che rappresentano oggi un vuoto urbano. Questo in vista di quelle che saranno le procedure utili per le operazioni di bonifica dell’area e di abbattimento degli edifici presenti, per procedere alla realizzazione del grande parco urbano cittadino che caratterizzerà l’intero progetto. Il Parco della giustizia, con i suoi 11 ettari circa, sarà per estensione il più grande parco urbano di Bari.
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I primi sopralluoghi
Quanto al progetto bisognerà attendere ancora qualche mese. Infatti il concorso di progettazione è stato pubblicato sul sito dell’agenzia del Demanio il 7 febbraio scorso. L’invio degli elaborati e della documentazione amministrativa dovrà avvenire da parte dei concorrenti dal 14 marzo al 9 maggio. A seguire ci sarà la nomina della commissione giudicatrice, quindi un mese per i lavori della commissione e il 13 giugno avverrà la proclamazione della graduatoria provvisoria, quindi il 28 giugno la pubblicazione della graduatoria definitiva e la proclamazione del vincitore.
Il concorso di progettazione del Parco della giustizia pone come indirizzo prioritario la restituzione alla città di un’area, attualmente chiusa, attraverso la sua trasformazione in un luogo aperto ai cittadini in grado di ospitare, all’interno di un vasto parco ad uso pubblico per la socialità e per l’aggregazione collettiva, uffici atti a restituire al ministero della Giustizia, una logistica di adeguato decoro e di massima efficienza nel completo rispetto dell’ambiente e del cittadino.
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Prevista la realizzazione di interventi multi obiettivo quali l’utilizzo di materiali riflettenti o a basso assorbimento di calore, interventi di edilizia climatica, tetti e pareti verdi, boschi verticali, barriere alberate ombreggianti, sistemi di coibentazione e ventilazione naturale, creazione di sistemi virtuosi di raccolta delle acque meteoriche, depurazione e accumulo finalizzato al riciclo con ripristino della permeabilità del suolo. L’intero processo di progettazione e di realizzazione del Parco sarà affiancato da processi partecipativi che coinvolgeranno in misura prioritaria i residenti della zona, ma anche l’intera cittadinanza con una attenzione particolare agli studenti delle scuole. Saranno inoltre attivati strumenti di comunicazione online oltre a una serie di attività realizzate entro gli spazi del cantiere, per dare la possibilità ai cittadini di acquisire una conoscenza diretta dei luoghi e di poter, così, avanzare suggerimenti e proposte. Il completamento del I lotto è previsto entro la prima metà del 2025 con la realizzazione del parco e dell’edificio del Tribunale penale e Procura della Repubblica. Costo stimato per il parco attrezzato è di 5 milioni e 385mila; 72 milioni e 146mila per il Tribunale penale e la Procura presso il Tribunale.
B. Sta.
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Quotidiano Di Puglia