Intervento innovativo all'ospedale di Venere: rimosso tumore a corde vocali con laser

Intervento innovativo all'ospedale di Venere: rimosso tumore a corde vocali con laser
All'ospedale di Venere è stato eseguito un innovativo intervento di laser chirurgia per la rimozione di un tumore della laringe, senza danneggiare il tratto vocale. La...

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All'ospedale di Venere è stato eseguito un innovativo intervento di laser chirurgia per la rimozione di un tumore della laringe, senza danneggiare il tratto vocale. La procedura - curata dalla èquipe medica e infermieristica della Otorinolaringoiatria insieme alla Unità operativa di Anestesia e Rianimazione - ha riguardato un paziente 65enne, affetto da una neoplasia delle corde vocali, e con problematiche complesse legate ad ernie cervicali, collo corto, macroglossia e protesi dentaria.

L'operazione

«Abbiamo eseguito per la prima volta qui al Di Venere - spiega il dottor Michele Barbara, primario di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale - una procedura per via endoscopica trans-orale, ossia per le vie naturali senza ricorrere alla tracheotomia, mirata a curare una neoplasia delle corde vocali. E' stata impiegata una sonda dotata di una particolare telecamera che consente una visuale in 3d e che ha permesso di rimuovere il tumore con il laser. A supporto della azione chirurgica, gli anestesisti hanno seguito lo stesso approccio mininvasivo utilizzando un tubo oro tracheale di appena 4 millimetri. Il risultato - conclude - è stato ottimo, anche grazie alla perfetta sintonia con gli anestesisti, tanto che il paziente, già dimesso, è tornato in breve tempo a svolgere le normali attività fisiologiche, come mangiare e parlare».

L'intervento nei mesi precedenti era stato tentato in altri centri ospedalieri ma senza successo perché il paziente aveva un quadro morfologico complesso. «A differenza del passato, in cui per raggiungere la sede anatomica interessata dalla patologia oncologica, si incidevano mandibola, pavimento orale e faringe - prosegue il chirurgo - con un impatto notevole e una limitazione pesante delle attività sociali e personali dei pazienti, oggi è possibile curare queste neoplasie con un approccio meno impattante, senza conseguenze, risparmiando anche in termini di degenza». 

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Quotidiano Di Puglia