Hotel Palace, nuovo obiettivo centrato: arriva la cassa integrazione anche per i 23 dipendenti esterni

Hotel Palace, nuovo obiettivo centrato: arriva la cassa integrazione anche per i 23 dipendenti esterni
Dopo la firma dell'accordo per la cassa integrazione di 12 mesi per i 42 dipendenti dell'hotel Palace, un'altra buona notizia riguarda i 23 lavoratori che si...

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Dopo la firma dell'accordo per la cassa integrazione di 12 mesi per i 42 dipendenti dell'hotel Palace, un'altra buona notizia riguarda i 23 lavoratori che si occupavano delle pulizie. La Fisascat-Cisl di Bari rende noto che grazie a un aggancio giuridico ad hoc, è stato possibile ottenere la cassa integrazione a partire dal 14 gennaio scorso e per 13 settimane per questi 23 lavoratori.

I sindacati

«Fino al giorno 9 febbraio - spiega Michelangelo Ferrigni segretario Fisascat Cisl Bari - questi lavoratori non rientravano da un punto di vista giuridico nell'accordo sindacale firmato da Cascina global service, a livello nazionale, il 12 gennaio 2022, per gli appalti in crisi per effetto Covid. Essendo l'hotel Palace chiuso ed avendo cessato ogni attività fino al giorno 9 febbraio -  sottolinea Michelangelo Ferrigni - in questo sito produttivo, (definito appalto hotel Palace di Bari, oramai chiuso cessato non più esistente), in punto di diritto, questi lavoratori dovevano essere trasferiti, per giusta lettura tecnica, su altri siti produttivi fuori regione».

Infatti la Cascina global service opera soprattutto nel settore della ristorazione, e non ha, nella nostra regione, grandi appalti per le pulizie ad eccezione di qualche piccola realtà. «Tutto questo riprende il segretario Fisascat Cisl di Bari - avrebbe determinato una scia di dimissioni volontarie per ovvi motivi, non è semplice infatti per un lavoratore trasferirsi fuori regione. Ribadisco che l'accordo firmato da Cascina global service a livello nazionale per l'applicazione dell'ammortizzatore sociale previsto dalla nuova riforma sugli ammortizzatori sociali di assegno integrazione salariale, non inglobava questi lavoratori perché facenti parte di un appalto cessato. È stato quindi doveroso effettuare il passaggio tecnico di accordo sindacale, ossia trovare l'appiglio giuridico, per scongiurare, anche se solo per le 13 effettive settimane di ammortizzatori sociali, i trasferimenti di questi lavoratori. Superato questo periodo bisognerà trovare soluzioni alternative, o estensioni conclude Ferrigni - di questo ammortizzatore sociale».

Le soluzioni alternative

E le soluzioni alternative, che costituiscano una vera e propria ripresa dell'attività lavorativa, significa che qualche società rilevi l'hotel. Fra queste ci sarebbe il gruppo Marriott che ha contattato il comune di Bari per interloquire con la task force regionale per l'occupazione e quindi con la proprietà.


Per l'hotel Palace comunque ci sono almeno quattro manifestazioni di interesse, anche nazionali. Certo non si tratta di proposte concrete, anche perché ci vogliono almeno una quindicina di milioni per ristrutturare l'hotel. Tenendo presente che la Saiga, proprietaria dell'immobile ha assicurato che la destinazione sarà quella alberghiera, l'interessamento di grandi gruppi alberghieri non può che essere ben visto. Non è escluso che per le stesse spese di ristrutturazione, che se realizzate entro il 2022 possono usufruire dei bonus edilizia, possano essere coinvolti gli stessi nuovi gestori.


B. Sta.
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Quotidiano Di Puglia