La Corte di Appello di Bari ha assolto «perché il fatto non sussiste» l'ex dirigente del servizio comunicazione istituzionale della Regione Puglia, Eugenio Iorio,...
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Secondo la procura di Bari Iorio aveva chiesto ad un imprenditore di non partecipare al bando per poterlo affidare ad altri, in cambio di un trattamento di favore per la pubblicità istituzionale sulla sua azienda. Gli avrebbe cioè promesso - stando alla denuncia dell'imprenditore e alla ricostruzione dell'accusa - commissioni pubblicitarie in modo diretto e senza evidenza pubblica per 1 milione e mezzo di euro.
I giudici dell'appello hanno però condiviso la posizione della difesa di Iorio, rappresentata dall'avvocato Michele Laforgia, secondo il quale «l'intero budget della Regione, complessivamente pari, all'epoca, a un milione e mezzo di euro, era ripartito secondo criteri oggettivi previsti dalla legge e dal Corecom, a garanzia del pluralismo informativo e applicati, in Puglia, sin dal 2007».
Non avrebbe quindi potuto destinarlo ad un solo imprenditore e neppure avrebbe potuto influire sull'aggiudicazione della gara perché «la valutazione delle offerte economiche derivava dalla applicazione di una formula matematica, senza alcuna discrezionalità». (Fonte ANSA) Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia