L'ex patron del Bari calcio Giancaspro condannato a 5 anni per il crac Finpower

L'ex patron del Bari, Cosmo Antonio Giancaspro
Il Tribunale di Bari ha condannato a 5 anni di reclusione Cosmo Antonio Giancaspro a conclusione del processo di primo grado per il crac della società Finpower. L'ex...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il Tribunale di Bari ha condannato a 5 anni di reclusione Cosmo Antonio Giancaspro a conclusione del processo di primo grado per il crac della società Finpower. L'ex patron del Bari calcio è stato ritenuto responsabile di bancarotta fraudolenta per uno solo degli episodi che gli erano contestati: in qualità di amministratore di fatto della società, avrebbe contribuito a distrarre il 60% delle quote della Finpower Wind - di proprietà della fallita Finpower - svendendole (in parte acquisendole egli stesso) per tre milioni di euro, una cifra inferiore sia al valore nominale (quasi cinque milioni e mezzo di euro) sia a quello di mercato (dieci milioni di euro).

Assolto da alcune ipotesi

Giancaspro è stato invece assolto dal reato di bancarotta fraudolenta relativa a un altro episodio, ovvero la distrazione di oltre tre milioni e 300mila euro di Finpower a favore della società Kreare Impresa. Per questo stesso capo di imputazione era a processo anche Giovanni Ferrara, legale rappresentante della Finpower all'epoca dei fatti, per il quale è arrivata l'assoluzione perché i fatti non sussistono. Per Giancaspro il pm Giuseppe Dentamaro, che ha coordinato le indagini della Guardia di finanza con la collega Larissa Catella, aveva chiesto una condanna a sei anni. L'imprenditore molfettese per questa vicenda era anche finito agli arresti domiciliari nel settembre 2018. Per Ferrara la richiesta era invece stata di 3 anni e 6 mesi di reclusione con l'accusa di aver falsificato le scritture contabili inserendo debiti inesistenti. Nel processo è costituita parte civile la curatela fallimentare Finpower, rappresentata dall'avvocato Francesco Rotunno. Giancaspro è stato condannato anche all'interdizione dai pubblici uffici.

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia