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Il boom del turismo porta in dote tante luci ma anche alcune ombre. Uno dei lati oscuri è il problema delle guide turistiche abusive soprattutto nel cuore della città, ovvero a Bari Vecchia.
A lanciare l’allarme è proprio Confguide, l’associazione di categoria che fa parte di Confcommercio che chiede al Comune un incontro e mette sul piatto anche un progetto formativo per la polizia locale per fornire agli agenti uno strumento in più e competenze in più per contrastare l’abusivismo professionale nel settore turistico.
Bandi fermi e boom dell'abusivismo
Uno dei problemi principali della professione della guida turistica risiede nel fatto che i bandi per il superamento di abilitazione alla professione non sono frequenti.
L’ultimo bando regionale risale al 2018 e la nuova legge mira infatti a istituire l’esame con cadenza almeno annuale. Inoltre, per chi esercita la professione in maniera abusiva saranno applicate sanzioni ancor più gravose.
Con il boom di turisti, il problema dell’abusivismo diviene sempre più incontrollato. In particolar modo, nei vicoli della città vecchia di Bari si concentrano guide prive di titoli che si spacciano per professionisti. Si tratta principalmente di giovani neolaureati, magari anche svegli e brillanti, che pur di intraprendere la loro prima esperienza lavorativa si cimentano nel fare qualcosa di diverso, generalmente svolgono qualche giorno di prova a nero e affiancano una guida professionista.
I punti di vista
In merito alla nuova legge sulle guide turistiche, Pietro Palermo, presidente Confguide-Confcommercio di Bari e di Puglia si dimostra fiducioso: «Troppo tempo è passato dall’ultimo bando ma il ritardo è dovuto al voler uniformare la normativa a livello nazionale, finalmente in questi giorni uscirà il nuovo disegno di legge in Gazzetta ufficiale. Intanto, proporremo al Comune di Bari un progetto formativo per gli agenti di polizia locale organizzato da Confguide-Confcommercio Bari, al fine di contrastare meglio la pratica dell’abusivismo professionale nel settore turistico». Il presidente, inoltre, invita a tenere sott’occhio gli annunci civetta, che molto spesso nascondono la pratica dell’abusivismo: «Occorrerebbe affrontare anche le criticità dei portali web o addirittura di testate giornalistiche online che promuovono passeggiate, itinerari guidati svolte da soggetti non autorizzati», evidenzia Palermo.
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