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«Sono addolorato per quanto è accaduto a questo ragazzo, così come per gli altri episodi di violenza che hanno riguardato minori anche nei luoghi pubblici». Con queste parole il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha voluto mostrare la sua vicinanza non solo al dodicenne aggredito lunedì pomeriggio in centro, ma anche a tutta la sua famiglia, entrambi scossi e provati da quanto avvenuto.
«Come ho più volte detto questa è una sconfitta per tutta la città – aggiunge il primo cittadino - e di cui dobbiamo tutti farci carico, perché non possiamo permetterci che i cittadini rinuncino a vivere liberamente». La stessa mamma del ragazzo, sulle pagine del quotidiano di ieri aveva, infatti, espresso tale preoccupazione dichiarando: «Non è giusto non poter essere fino in fondo cittadini della propria città. Non è possibile che un ragazzino non possa stare per i fatti suoi con i suoi amici a chiacchierare». D’altronde essere aggrediti senza motivo è qualcosa di inqualificabile. Decaro ci tiene, comunque, anche a sottolineare che: «L’attenzione delle forze dell’ordine, e di tutti noi, su questi fenomeni è massima, e l’argomento è stato anche oggetto di confronto nell’ambito del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi in prefettura poche settimane fa».
In balìa delle baby gang
In occasione della seduta del Comitato a cui aveva partecipato il ministro Piantedosi, lo stesso Decaro aveva portato all’attenzione la situazione della città vecchia sempre più negli ultimi tempi in balìa di baby gang, oltre che protagonista di un ritorno dello spaccio di droga soprattutto nelle zone della movida.
Una situazione molto difficile, per la quale tutte le autorità sono scese in campo, ma che sembra sempre più complicato arginare. Se da un lato è necessario lavorare sull’educazione partendo dalle scuole, dall’altro in molti chiedono sempre di più maggiore controllo del territorio e presenza delle forze dell’ordine soprattutto in determinate zone. Un aumento dei controlli che comunque è stato messo in atto negli ultimi mesi, ma che sembra davvero non essere la panacea di tutti i mali. Qualcosa si è mosso, comunque, considerando che solo qualche settimana fa un gruppo di ragazzini minori, solito frequentare il parco della ex caserma Rossani e compiere gesti che andavano dal vandalismo alle aggressioni, è stato segnalato alle autorità competenti, mentre un 21enne resosi responsabile di due aggressioni a parco Due Giugno è stato condannato ad una pena di tre anni.
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