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È terminato poco fa l'interrogatorio dell'ex vicedirigente della squadra artificieri della questura di Bari (ora in pensione), tra i sei poliziotti indagati con l'accusa di aver fornito armi all'ex gip di Bari, Giuseppe De Benedictis, dopo averne falsificato i verbali di rottamazione.
De Benedictis è stato condannato in primo grado a 12 anni e 8 mesi di reclusione per traffico e detenzione di armi ed esplosivi e ricettazione.
Domani saranno sentiti gli altri poliziotti
Assistito dall'avvocato Massimo Chiusolo, l'ex poliziotto si è dichiarato estraneo alle accuse e, nel lungo interrogatorio che si è tenuto in questura, ha spiegato nei dettagli i meccanismi di acquisizione, catalogazione, conservazione e distruzione delle armi.
A vario titolo i sei agenti (due in pensione, quattro ancora in servizio) sono accusati dei reati di falso in atto pubblico, peculato, detenzione e cessione di armi clandestine, aggravati dall'aver agito nell'esercizio delle funzioni istituzionalmente ricoperte. Secondo l'accusa avrebbero fornito a De Benedictis quattro delle oltre 200 armi che l'ex gip deteneva nella villa di Andria in cui era conservato il suo arsenale.
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