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E’ attiva ad Altamura la prima farmacia pubblica della ASL Bari in grado di produrre farmaci personalizzati a base di cannabis. Infiorescenze di cannabis profumatissime diventano cartine per decotti o da vaporizzare, oppure capsule apribili per trattare diverse patologie. È l’ultimo tratto, quello più importante e delicato, del viaggio della cannabis terapeutica dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze al Laboratorio di Galenica clinica della Farmacia territoriale di Altamura, dove è partita recentemente questa nuova attività di allestimento di preparazioni galeniche a base di infiorescenze di cannabinoidi.
La trasformazione della cannabis
Tre farmaciste e una specializzanda, utilizzando beute, alambicchi e bilance di precisione, trasformano la materia prima in terapie personalizzate al milligrammo, su indicazione dei medici prescrittori abilitati. La farmacista Filomena Cavallera, assieme alle colleghe Angela Sanrocco e Daniela Ciccarone, spiega l’importanza di questo nuovo impegno: «La nostra – dice - è la prima farmacia pubblica del territorio a ritirare la cannabis direttamente e a lavorarla per garantire ai pazienti farmaci personalizzati, allestiti in laboratorio in base alle implicazioni delle diverse patologie e alla posologia e formulazione richieste».
Un lavoro di grande precisione e meticolosità che ora è a servizio dell’utenza del Distretto di Altamura ma che in seguito, con nuove risorse, potrà soddisfare la richiesta proveniente dall’intera ASL, d’intesa con l’Area Farmaceutica Territoriale diretta da Stefania Antonacci e con il Dipartimento Gestione del Farmaco della ASL, di cui è direttrice Luigia D’Aprile. «E’ l’obiettivo – spiega ancora Cavallera - su cui siamo tutte impegnate.
Fondamentale l’esperienza della Farmacia territoriale - supportata anche da due infermiere - che dal 2020 è il punto di riferimento per la preparazione di farmaci destinati alle terapie per pazienti affetti da malattie rare, bambini soprattutto, di tutta la ASL.
La cannabis è però la nuova frontiera. Felice Spaccavento, medico rianimatore, Direttore UOC Cure Palliative ASL Bari impegnato nella terapia del dolore, ne conosce impieghi e potenzialità: «La cannabis terapeutica – dice - grazie alle sue molteplici proprietà ha una miriade di impieghi, spesso di supporto o sostitutivi di terapie tradizionali inefficaci su determinati pazienti».
L'uso terapeutico anti dolore
La cannabis, infatti, viene prescritta per uso analgesico nel dolore cronico, in patologie che implicano spasticità associata a dolore, ad esempio sclerosi multipla o lesioni del midollo spinale; è utile come trattamento da associare in chemioterapia, radioterapia o terapia per HIV, ma anche come stimolante dell’appetito in pazienti oncologici, affetti da Aids o anoressici, nel trattamento del glaucoma resistente alle terapie convenzionali, oppure per la riduzione di movimenti spastici involontari del corpo e facciali in alcune sindromi come la sindrome di Tourette e di ausilio in alcune epilessie farmaco resistenti. «La cannabis ad uso terapeutico – conclude Spaccavento – è un presidio in più per la salute dei cittadini. Poterla non solo prescrivere in ASL Bari ma anche curarne la preparazione, dall’infiorescenza al farmaco finito e realizzato su esigenze finanche individuali, è un grande passo in avanti per le tantissime persone alle quali possiamo garantire trattamenti che non è sempre semplice ottenere».
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