Bimba muore per infezione intestinale: potrebbe essere stato il latte del gelato

Bimba muore per infezione intestinale: potrebbe essere stato il latte del gelato
ALTAMURA - Potrebbe essere stata una vaschetta di gelato contenente latte non pastorizzato all'origine dell'infezione intestinale che ha ucciso una bambina di 16 mesi di...

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ALTAMURA - Potrebbe essere stata una vaschetta di gelato contenente latte non pastorizzato all'origine dell'infezione intestinale che ha ucciso una bambina di 16 mesi di Altamura,deceduta ieri nell'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari a causa di un blocco renale provocato dalla sindrome emolitico-uremica (Seu) contratta circa due settimane fa.

La bambina era stata ricoverata a metà maggio con sintomi di vomito, diarrea e fenomeni emorragici intestinali. Nelle ultime ore le sue condizioni si erano aggravate costringendo i sanitari a ricorrere alla dialisi ma nel pomeriggio di ieri Vittoria, questo il nome della bimba, non ce l'ha fatta.
La Seu è una malattia rara che colpisce soprattutto anziani e bambini (in particolare nei primi anni di vita), spesso con esiti mortali e che, secondo i dati forniti del Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell'Istituto Superiore di Sanità, nel 90 per cento dei casi rappresenta una complicanza di un'infezione intestinale batterica sostenuta da ceppi di Escherichia Coli e trasmessa per via alimentare o oro-fecale.

Probabilmente «la contaminazione deriva dall'uso non corretto di latte crudo, che non può essere assolutamente utilizzato per l'alimentazione umana se non previo trattamento termico», usato verosimilmente per un gelato venduto in vaschette.

E la Asl di Bari - ha preallertato i pronto soccorso in modo che vi sia un'attenzione particolare su casi anche lievi di gastroenterite emorragica in tutte le classi di età per monitorare l'insorgenza di eventuali nuovi casi e trattarli precocemente. Nella nota si "raccomanda vivamente alla popolazione che tutti gli alimenti vanno consumati previa adeguata cottura per ciascuna categoria, evitando di somministrare prodotti crudi in specie ai bambini in età pediatrica".

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Quotidiano Di Puglia