Nove espulsi nelle ultime settimane, altri seguiranno presto. «Saremo durissimi», ha annunciato il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, in una conferenza stampa al...
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E i sospetti jihadisti tenuti d'occhio «sono molti più dei cento» di cui hanno dato conto alcuni media. Il pericolo è «immanente e imprevedibile» e dunque «abbiamo alzato al massimo il livello di sicurezza».
Il ministro si è soffermato sull'identikit degli espulsi dalla fine di dicembre ad oggi. Dunque, ha sottolineato, «da prima dei fatti di Parigi»: cinque tunisini, un turco, un egiziano, un marocchino ed un pakistano. Si tratta di persone residenti prevalentemente nel Centro-Nord. Tutte con regolare permesso di soggiorno, residenti da anni in Italia. Due degli espulsi hanno coinvolto anche le famiglie per mandarle in Siria a combattere; qualcuno di loro si è autoradicalizzato sul web, alcuni erano internauti «molto attivi», altri avevano aderito all'Isis ed altri ancora erano reclutatori e dediti al proselitismo. Per nessuno di loro c'erano reati da contestare.
Si è scelta così la via di allontanarli dal Paese per motivi di sicurezza nazionale, in accordo con gli Stati di provenienza. Per alcuni è stato usato anche l'appiglio dei documenti non in regola. In due - pare un marocchino ed un egiziano - vivevano da anni nell'hinterland milanese ed erano tra quelli sotto osservazione da parte della polizia e dei carabinieri del Ros. E non finisce qui. Alfano ha infatti annunciato altre espulsioni. Valutazioni sono in corso su alcune posizioni. «Ma su questo - ha spiegato - manteniamo il riserbo, non dobbiamo dare vantaggi a nessuno». Certo è che si guarda con estrema attenzione alla galassia jihadista 'made in Italy', formata, ha sottolineato, «da un numero di soggetti di molto superiore a cento».
Non è, ha aggiunto, «una lista nera, ma le posizioni individuali dei soggetti sospetti sono radiografate e passate al microscopio per cogliere ogni piccolo segnale che possa generare dubbi sulla sicurezza». L'attività di servizi, antiterrorismo e Ros è dunque febbrile sugli ambienti a rischio: luoghi di culto radicali, predicatori itineranti, gruppi che appoggiano la resistenza anti-Assad e agiscono da 'facilitatori' per l'invio di combattenti, siti web islamisti, convertiti, giovani vulnerabili alla propaganda dell'Isis.
Ci sono poi i foreign fighters.
Critiche dal segretario della Lega Nord, Matteo Salvini. »'Pugno durò - commenta - di Alfano: da fine dicembre espulsi 9 immigrati sospettati di legami con terrorismo! Però oggi sbarcati altri 515...«. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia