Natale, la messa del Papa a San Pietro: «Dio più forte di tenebre e corruzione, il mondo oggi ha bisogno di tenerezza»

Natale, la messa del Papa a San Pietro: «Dio più forte di tenebre e corruzione, il mondo oggi ha bisogno di tenerezza»
Papa Francesco è entrato in processione nella basilica di San Pietro dove ha celebrato la messa della notte di Natale. Al suo fianco i cardinali, vescovi e sacerdoti. Prima della...

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Papa Francesco è entrato in processione nella basilica di San Pietro dove ha celebrato la messa della notte di Natale. Al suo fianco i cardinali, vescovi e sacerdoti. Prima della messa dieci bambini in abiti tradizionali portano mazzi di fiori da deporre presso l'immagine di Gesù Bambino, davanti all'altare della Confessione.


I bambini provengono da Paesi toccati dai viaggi recenti e prossimi del Pontefice, da Italia, Europa, Corea, Filippine. ​







«Lungo il cammino della storia, la luce che squarcia il buio ci rivela che Dio è Padre e che la sua paziente fedeltà è più forte delle tenebre e della corruzione. In questo consiste l'annuncio della notte di Natale», ha detto il papa Francesco. «Dio non conosce lo scatto d'ira e l'impazienza; è sempre lì, come il padre della parabola del figlio prodigo, in attesa di intravedere da lontano il ritorno del figlio perduto».



«Abbiamo il coraggio di accogliere con tenerezza le situazioni difficili e i problemi di chi ci sta accanto, oppure preferiamo le soluzioni impersonali, magari efficienti ma prive del calore del Vangelo? Quanto bisogno di tenerezza ha oggi il mondo!». «La vita va affrontata con bontà, con mansuetudine», ha aggiunto.



La «grande luce» della nascita di Gesù, ha detto papa Francesco «la vide la gente semplice, la gente disposta ad accogliere il dono di Dio». «Al contrario - ha aggiunto - non la videro gli arroganti, i superbi, coloro che stabiliscono le leggi secondo i propri criteri personali, quelli che assumono atteggiamenti di chiusura».



Durante la messa della Notte di Natale in San Pietro, papa Francesco ha ascoltato in ginocchio l'esecuzione, da parte dell'Orchestra Sinfonica di Pittsburgh diretta dall'austriaco Manfred Honeck e della solista Chen Reiss, soprano di origini israeliane, dell'«Et incarnatus est» della Messa in Do minore K427 di Wolfgang Amadeus Mozart. L'esecuzione, una delle novità delle messa di Natale di quest'anno, è avvenuta all'interno del «Credo», inserendosi tra i canti liturgici gregoriani. Papa Bergoglio, parlando dell'«Et incarnatus est», ha detto che «è insuperabile, ti porta a Dio».



Al termine della messa della Notte di Natale nella basilica vaticana, mentre risuonavano le note dell'Adeste Fideles e di altri canti natalizi, papa Francesco ha preso la statua del Gesù Bambino che durante la liturgia era posta davanti all'altare della Confessione e, recandola tra le braccia, ha percorso in processione la navata centrale per portarla nel presepe in fondo alla basilica, nella Cappella della Presentazione. Qui è stata deposta l'immagine del Gesù Bambino, e sono stati deposti anche i mazzi di fiori recati dai bambini in abiti tradizionali, provenienti dai diversi continenti. Il Papa, prima di uscire in processione dalla basilica, li ha salutati e abbracciati tutti, uno ad uno, e con uno di loro ha anche fatto il gesto di scambiarsi lo zucchetto bianco.
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Quotidiano Di Puglia