Quindi sta lanciando Padoan? Quindi sta candidando la Finocchiaro? Quindi sta tirando la volata a Giuliano Amato? Non c’è sillaba del discorso del presidente Napolitano, nel...
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In realtà, Napolitano sta dicendo che il governo deve continuare a fare le riforme, gli sta dando tutto il suo sostegno - al punto che nel brindisi successivo qualcuno azzarda scherzando: «Quasi quasi il presidente ha candidato Matteo alla sua successione!» - ma soprattutto è impegnato ad andare via, a conquistare il meritato riposo tra poche settimane, a tracciare un quadro positivo del nuovo sistema politico che si è creato, in maniera da non farsi rimpiangere troppo.
Anche se la tentazione di tutti i presenti - a cominciare da Renzi e a continuare perfino con tutti i quirinabili, cioè quelli che sperano nella propria elezione ma non devono darlo a vedere - sarebbe stata quella, prima di lasciare il brindisi natalizio, di supplicare l’anziano Re Giorgio: ma non potrebbe restare sul Colle un altro po’, non ci regala un piccolo supplemento? No, il tempo è finito. E ora, appena verrà archiviato il clima rilassato di questa festa di auguri e nell’istante preciso in cui Napolitano annuncerà le dimissioni, comincerà la mattanza. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia