Anche l'ideatore di Facebook, Mark Zuckerberg, interviene sulla strage di Parigi al giornale Charlie Hebdo. «Questo è...
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«Questo è quello che tutti noi abbiamo bisogno di respingere: un gruppo di estremisti che cercano di mettere a tacere le voci e le opinioni di tutti gli altri in tutto il mondo. Non lascerò che accada su Facebook. Io sono impegnato a costruire un servizio in cui è possibile parlare liberamente senza timore di violenze», scrive il numero uno di Facebook in un post sul social network che al momento ha raccolto centiaia di migliaia di "like" e migliaia di condivisioni.
«I miei pensieri vanno alle vittime, alle loro famiglie, ai cittadini francesi e alle persone che nel mondo scelgono di condividere le proprie opinioni e le proprie idee, anche quando questo richiede coraggio», scrive Zuckerberg. «Alcuni anni fa un estremista in Pakistan ha combattuto per farmi condannare a morte perchè Facebook aveva rifiutato di vietare un contenuto su Maometto che lo aveva offeso», racconta Zuckerberg. «Voci diverse, anche se a volte sono offensive, possono rendere il mondo migliore e più interessante. Noi rispettiamo le leggi in ogni nazione, ma non abbiamo mai consentito che un Paese o un gruppo di persone decidesse quello che la gente può condividere nel mondo». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia